Motociclista ticinese muore travolto da una frana

L'incidente è avvenuto vicino al confine sulla statale 34 del Lago Maggiore tra Cannero e Cannobio - Colpita dai massi anche un'automobile
Red. Online
18.03.2017 15:02

VERBANIA - Un motociclista ticinese è morto travolto da una frana, che ha provocato anche due feriti, sulla statale 34 del Lago Maggiore, nei pressi di Cannero, tra Cannobio e Verbania. Il motociclista, subito soccorso, è morto dopo essere stato elitrasportato in ospedale. Colpita dai massi anche un'auto. Sul luogo dello smottamento sono al lavoro vigili del fuoco e forze dell'ordine oltre a personale del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza. La strada che collega Verbania al confine con la Svizzera è stata chiusa.

Stando all'agenzia Ansa la vittima è un motociclista ticinese di 68 anni. L'uomo è stato travolto con la sua moto dai grossi massi che si sono staccati dalla parete della montagna sotto la quale corre la strada. L'incidente è avvenuto tra Cannero Riviera e Cannobio, in frazione Carmine. Viaggiavano invece su un'auto i due feriti, che non sarebbero in gravi condizioni.

Il tratto interessato dalla frana è quello in cui da oltre due anni si lavora per la messa in sicurezza. Nell'ottobre del 2014 si erano già verificate due grosse frane, a distanza di un mese l'una dall'altra, per rimuovere le quali era stato necessario chiudere la strada.

I primi a intervenire sul posto sono stati i carabinieri, poi la polizia e i pompieri. Un elicottero del 118 ha trasportato il motociclista in ospedale, ma per lui non c'è stato nulla da fare. Per regolare la viabilità sono stati impegnati anche gli agenti della polizia municipale di Verbania, Cannero Riviera, Cannobio e i volontari dell'Aib di Cannobio. Per domani mattina è stata convocata, alle 10.30 a Villa Taranto, una riunione d'emergenza con gli amministratori locali per valutare le modalità della viabilità alternativa.

Alla riunione parteciperanno anche i rappresentanti di Vco Trasporti e Navigazione Lago Maggiore "I geologi sono al lavoro sul versante, per capire se ci siano altri pericoli", spiega il primo cittadino Albertella. L'arteria è percorsa nei fine settimana soprattutto dai molti turisti che arrivano e vanno verso la Svizzera, mentre in settimana sono centinaia i lavoratori frontalieri che la percorrono per recarsi al lavoro in Ticino.

La frana si è verificata a circa 300-400 metri dal cantiere dell'Anas per la messa in sicurezza del versante. La stessa zona in cui, nel novembre 2014, si era verificata un'altra grossa frana che aveva seriamente danneggiato la strada, poi rimasta chiusa 15 giorni. Pochi mesi dopo, nel gennaio 2015, la strada era stata interessata da altri lavori di messa in sicurezza per eliminare uno spuntone di roccia pericolante. Un problema costante, dunque, quello della sicurezza sull'arteria internazionale che collega l'Italia e la Svizzera.

La strada resta chiusa

Per chi si dirige in Ticino lo stop alle auto viene dato già all'altezza della Canottieri di Intra. Anche in autostrada sono stati dati annunci della chiusura della statale per evitare che i turisti intasino Verbania. Al momento non si sa ancora quando la statale verrà riaperta.

Il traffico dal Ticino viene dirottato sulla Centovalli per chi vuole entrare in Italia.