Municipi attorno al tavolo per il futuro della Girotondo

Interrogazioni, prese di posizione a mezzo stampa e non solo, la promozione di una petizione. Senza dimenticare, infine, le voci che si moltiplicano in paese a Novazzano. Nel mezzo – o meglio, l’oggetto al centro delle attenzioni – la casa per anziani Girotondo. Struttura che, dal 2016, rientra nella rete del costituito ECAM, Ente Case Anziani Mendrisiotto, insieme alle strutture la Quiete, la Torriani 1 e 2 a Mendrisio, la Santa Cabrini a Rancate, la Santa Lucia ad Arzo e la Santa Filomena a Stabio. In paese a Novazzano, nell’ultimo periodo, non sono mancate le voci critiche nei confronti della gestione di ECAM. Va detto altresì che non si tratta, però, di un fulmine a ciel sereno. La primavera scorsa, in collaborazione con l’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio del Cantone, l’Ente aveva conferito «un mandato esterno allo scopo di promuovere una disamina della situazione che permetta di elencare le criticità e, soprattutto, di gettare le basi per favorire l’implementazione di una rete solida, dinamica e resiliente, in grado di rispondere alle sfide di una società che invecchia». Insomma, una radiografia per comprendere cosa migliorare, che è sfociata nel «rapporto Pellanda», le cui risultanze sono state presentate prima di Natale.
Voci critiche, abbiamo detto. Ma non solo. Si è infatti richiesta – scritta nero su bianco nella petizione – «un’immediata scissione» da ECAM.
«Nessuna decisione per ora»
Petizione, interrogazioni, prese di posizione e voci sono arrivate anche a Mendrisio che è proprietaria della casa per anziani Girotondo nella misura del 46%. Parte in causa, dunque. Il Municipio della Città ha quindi chiesto un incontro con l’Esecutivo di Novazzano. Appuntamento che si è tenuto martedì. Il tema principale, va da sé, potrebbe essere riassunto con una domanda: «Novazzano ha realmente intenzioni di uscire da ECAM?».
Il sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi premette innanzitutto che l’incontro «è stato cordiale». Non un faccia a faccia, ma piuttosto un positivo punto di contatto per chiarirsi. In merito al punto focale, ovvero lasciare l’Ente, «non è stata presa alcuna decisione». È vero però, fa presente Bernasconi, che nel Comune il tema è molto sentito. E, come visto dalle iniziative, c’è anche una certa pressione politica. «Le decisioni di pancia, però, non sono utili», precisa. Ed è per questo motivo che si sta valutando attentamente la situazione. «Come Municipio avremo un incontro con un legale al quale chiederemo di valutare cosa comporta una possibile uscita dall’Ente». Uscita che, ad ogni, modo, andrà sottoposta al Legislativo. In sostanza bisognerà comprendere «quali conseguenze potrebbero esserci in tutti gli ambiti, come ad esempio quello finanziario o delle tempistiche. Sarà necessario valutare tutto l’insieme». Nel caso contrario, ovvero quello in cui si decidesse di continuare a far parte di ECAM, il sindaco ci spiega che «si dovrà migliorare ciò che ora non funziona». Criticità – evidenzia – «che dovranno essere eliminate». In questo senso si richiama anche al già citato «rapporto Pellanda»: «Ci è stato presentato prima di Natale ma non lo abbiamo ancora ricevuto – racconta il sindaco –. Ci hanno spiegato che questa settimana deve ancora essere discusso all’interno di ECAM. Poi verrà condiviso».
Bernasconi richiama anche il fatto che «da diversi mesi manca la figura del direttore. Adesso arriverà (l’entrata in servizio è prevista il primo luglio, ndr), ma avrà bisogno di tempo». Per il nostro interlocutore è prioritario «il benessere degli ospiti, dei familiari e del personale della casa Girotondo e vogliamo altresì che vengano mantenute anche in futuro efficienza e qualità».
«Costruire, non separare»
«Abbiamo chiesto un incontro vista la situazione che si è creata a Novazzano – ci conferma il sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini –. Ci siamo ritrovati per cercare di chiarire il futuro della casa Girotondo». Per l’Esecutivo della Città le idee sono piuttosto chiare: «Abbiamo ribadito che per noi la rete è determinante e che le eventuali criticità si sistemano. Ma la sfida dell’invecchiamento della popolazione – rammenta Cavadini – è talmente importante che non possiamo immaginare di affrontarla non uniti. Il concetto di rete, un’impostazione condivisa anche dal Cantone, serve per dare risposte più efficaci» e in tal senso, ribadisce il sindaco, per Mendrisio «la Girotondo deve restare all’interno del sistema le cui criticità vanno sicuramente migliorate. Ma bisogna lavorare in senso positivo; per costruire, non per separare». In merito a ECAM, il nostro interlocutore afferma che «riesce a fornire un servizio di qualità ai residenti di tutte le case per anziani». Della questione appare evidente che se ne parlerà ancora. Resta, facendo riferimento a martedì sera, «un incontro positivo durante il quale ci siamo chiariti. Novazzano si prenderà il tempo per le proprie riflessioni. Sicuramente la porta è aperta ad altre discussioni».