Nebiopoli, c’è entusiasmo per le novità

CHIASSO - Il cambiamento epocale in casa Nebiopoli ci sarà il prossimo anno con lo spostamento della sfilata dei carri al sabato invece che al martedì. L’entusiasmo del nuovo comitato si farà però già sentire in questa edizione del carnevale con l’introduzione di alcune novità che sono state presentate oggi alla stampa dal presidente del Nebiopoli Alessandro Gazzani, dal vice Luca Camnaghi e dal primo ministro Silvano Pini. Tra queste, come anticipato dal CdT della scorsa settimana, ci sarà l’introduzione di bicchieri in plastica riciclabile in tutti gli stand: una scelta caldeggiata dal Municipio di Chiasso allo scopo di ridurre la quantità di rifiuti generata durante la manifestazione. Questa piccola rivoluzione richiede tuttavia una certa organizzazione logistica e, se darà buoni frutti, verrà estesa anche ad altri eventi cittadini come Festate.
Un’altra curiosa novità è data dalla possibilità di fare i pagamenti in criptovalute per il corteo mascherato del martedì grasso, quest’iniziativa sarà possibile grazie alla collaborazione della piattaforma www.eidoo.ch. Per quanto riguarda gli eventi, nell’allestimento della NebioArena di quest’anno, in piazza Bernasconi, si è cercato di puntare su spazi di qualità, ma sempre alla portata di tutti, con anche una maggiore offerta di street food. Ben quattro serate saranno infatti a entrata gratuita.
Più che una novità, viene inoltre segnalato un ritorno al passato con la partecipazione a Nebiopoli 2019 anche di un gruppo d’oltre frontiera: quello del Carnevale Canturino. «Non si tratta di sostituire i carri o i gruppi ticinesi – precisa però il comitato –, ma di far rivivere una tradizione che si era purtroppo spenta», sperando nei prossimi anni di aumentare ulteriormente il numero di carri o gruppi comaschi. I partecipanti totali al corteo 2019 è infatti cresciuto tornando a 34, mentre negli ultimi anni si era scesi sotto alla soglia dei 30.

Il programma
La manifestazione si estenderà su sei giorni, a partire da giovedì 28 febbraio (quando verrà inaugurata anche la vendita dello storico giornalino «Nebiolino») fino a martedì 5 marzo. L’apertura ufficiale sarà venerdì alle 20.15 con lo show delle guggen; mentre il corteo dei bambini, cui parteciperanno circa 1.300 piccoli, è previsto venerdì 1. marzo a partire dalle ore 14. Sabato 2 sarà una giornata di esibizioni con i ragazzi della Pop Music School di Paolo Meneguzzi e il concerto di Simone Tomassini. Lunedì sera sono in programma il Tognola’s Little Party e la serata karaoke, mentre martedì è il grande giorno del 59. corteo con lo show delle guggen e la premiazione prevista alle 17.30. La festa si chiuderà ore dopo con la serata di chiusura alla NebioArena.
Aspettando il 2020
Il comitato continua intanto nel suo lavoro volto al risparmio in modo da rendere la manifestazione autonoma dal punto di vista finanziario. Un’impresa che negli scorsi anni si è rivelata infruttuosa anche a causa del maltempo che ha colpito diverse edizioni di fila, limitando così il pubblico pagante presente durante la sfilata dei carri. Il 2018 è tuttavia stato segnato dal bel tempo che, si augura il comitato, sia di buon auspicio anche quest’anno e il prossimo, quando il corteo verrà spostato ad un giorno non lavorativo e la struttura organizzativa del Nebiopoli verrà quindi rivoluzionata.

La «patacca» dell’edizione di quest’anno, oltre a raffigurare il leone, simbolo del Nebiopoli, vede anche una gazza, soprannome del nuovo presidente Gazzani, che indica la via del cambiamento. Una via che il leone sembra approvare con un gesto della mano.


Reperti del 1895
L’organizzazione del Nebiopoli ha inoltre colto l’occasione per presentare un reperto emerso poche settimane fa dal baule di una signora 95.enne di Airolo. La signora Urbana Bernasconi, nata a Balerna e a suo tempo frequentatrice assidua dei carnevali, ha infatti recuperato una copia del programma di quello che era chiamato il Carnevale di Chiasso datato 1895. Il documento che porta i segni delle antiche origini della manifestazione vuole così essere uno spunto per ricordarsi che, anche nei cambiamenti che incombono, la tradizione carnevalesca vuole sempre essere mantenuta.