Nei boschi della droga del Varesotto armi e franchi svizzeri
C'erano anche franchi svizzeri nei boschi della droga del Varesotto. Purtroppo non è una novità: tra i clienti degli spacciatori che operano nell'area a pochi chilometri dal Ticino c'è pure chi attraversa il confine. L'ultima operazione delle forze dell'ordine ha interessato i Comuni di Malnate e Vedano Olona, dove i militari della Compagnia di Varese e dello Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori Sardegna, con il supporto di due unità cinofile del Nucleo di Orio al Serio, hanno perlustrato la zona adiacente alla via I Maggio, Cava Celidonia, località Fontanelle e Ponte di Vedano. Gli agenti hanno individuato e smantellato cinque bivacchi degli spacciatori, nonché rinvenuto e sequestrato un fucile monocanna, risultato rubato nel 2022 in una casa di Tradate, un fucile a canna singola, modificato con canna e calcio mozzi, svariate cartucce di diverso calibro e due bilancini di precisione utilizzati per misurare le dosi di droga. Inoltre, le autorità hanno recuperato 12.450 euro e 120 franchi svizzeri, molto probabilmente proventi dell'attività di spaccio. Non sono mancati poi i mezzi di trasporto usati dai pusher attivi nei boschi: cinque biciclette e un monopattino, verosimilmente rubati.
Tre arresti in pochi giorni
Dopo che i boschi della droga sono finiti sui banchi di Roma, con la richiesta di aiuto del deputato luinese Andrea Pellicini e la visita a Varese di Nicola Molteni, attuale sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno, la lotta allo spaccio sembra aver cambiato marcia. Da qualche settimana le forze dell'ordine si stanno infatti avvalendo dell’impiego dei «Cacciatori Sardegna», unità speciale dell'Arma dei Carabinieri. Venerdì 21 aprile, in seguito ad un’operazione di controllo straordinario nelle aree a sud della località Biviglione e a ridosso del fiume Tresa, è stato arrestato un cittadino marocchino latitante che, da tempo, viveva in pianta stabile nei boschi. Più recentemente, invece, sono finiti in manette altri due uomini. Tra loro, un 29.enne marocchino considerato soggetto di spicco dell’organizzazione che controlla il traffico di stupefacenti fra la Valcuvia e la Valganna. L'uomo è stato fermato a Milano nella notte tra sabato e domenica dopo un rocambolesco inseguimento con le pattuglie di polizia, con tanto di corsa contromano su un tratto dell'autostrada A7. Perso il controllo dell'auto, che si è schiantata contro un guardrail, le due persone a bordo hanno cercato di fuggire a piedi, ma sono state fermate dagli agenti.