Nel 2050 meno abitanti in Ticino ma più a Bellinzona?
Mostra il pollice verso, Ronnie David, al Programma d’azione comunale (PAC) della Città di Bellinzona. Come riferito dal CdT lo scorso 7 gennaio e come approfondito nella relazione di minoranza della Commissione del Piano regolatore, il consigliere comunale dei Verdi non nasconde il suo scetticismo in merito al documento programmatico per la capitale del futuro.
Innanzitutto biasima lo scarso coinvolgimento della popolazione su scelte, priorità e visioni della Turrita dei prossimi 20-30 anni. Per l’ecologista il PAC rappresenta «una visione predefinita del Municipio, composta raccogliendo qua e là spunti e suggerimenti contenuti nei tre diversi studi svolti in parallelo. Ne consegue un risultato patchwork in cui si fatica a cogliere una visione di insieme dell’intero territorio, così come una logica pianificatoria coerente».
Un capitolo a parte merita la discussione relativa alle previsioni demografiche. Secondo l’Ufficio federale di statistica per il Ticino si ipotizza «nello scenario più realistico una diminuzione» di 18.000 persone entro il 2050. Previsioni che, secondo David, non vengono «affatto considerate» nel PAC, dove anzi si «immagina di aumentare la popolazione di Bellinzona di 14.000 unità». Come ciò sia possibile, rileva il consigliere comunale dei Verdi che auspica un chiaro limite alle nuove edificazioni, rimane «un mistero che il PAC non è in grado di spiegare e, pecca assai grave, non considera nemmeno».
Per David il Programma d’azione manca di una «visione d’assieme in grado di orientare la propria organizzazione pianificatoria, economica, sociale e giuridica, coniugandola e coordinandola (non mettendosi in concorrenza) con quella di altri Comuni o regioni che come noi vogliono conservare il loro benessere, il tutto, come detto, ritornando dentro i confini della sostenibilità». L’ecologista chiede, infine, di ripensare ai comparti Officine FFS, stadio Comunale e delle Ferriere Cattaneo a Giubiasco come a delle aree di fruizione pubblica con scuole, posti di lavoro di qualità e spazi di svago e cultura.