Nel Regolamento sociale un «aiutino» energetico

Se le prime richieste della Commissione delle petizioni in merito agli aiuti puntuali ai luganesi in difficoltà fossero stati acriticamente fatti propri dal Municipio, la Città si sarebbe trovata a versare oltre 10 milioni annui alle fasce più fragili della propria popolazione («probabilmente una stima al ribasso»), in particolare contribuendo alle loro spese per l’energia domestica e per i premi di cassa malati. Nel rapporto finale, l’onere finanziario delle nuove misure - legato alla sola energia domestica - è invece stimato entro i 400.000 franchi. Una soluzione che ha messo d’accordo Municipio e Petizioni, e che ora dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale, chiamato a esprimersi la sera di lunedì 2 ottobre.
L'origine della decisione
Oggetto del contendere, tecnicamente, sarà la revisione del Regolamento sulle prestazioni comunali in ambito sociale della Città. Uno strumento che esiste da diversi anni e che nella sua forma attuale è inteso per aiutare i luganesi in situazioni di difficoltà puntuali, laddove non arrivino altre forme di sussidio. Revisione decisa lo scorso inverno in quanto il Regolamento era stato considerato dal Legislativo lo strumento giusto attraverso il quale aumentare questi aiuti puntuali, dato l’impennarsi dei costi dell’energia e la crescita costante di quelli di cassa malati.
Le trattative
A distanza di quasi un anno ora si sta per arrivarne a una, dopo quello che è apparso come un intenso dialogo fra Esecutivo e Commissione, almeno stando a quanto è riassunto nel rapporto stesso. Già detto delle richieste di partenza (gli oltre dieci milioni) respinte dal Municipio, la maggioranza delle Petizioni ha rilanciato chiedendo che la Città per tre anni coprisse il 50% delle spese energetiche domestiche dei luganesi sotto una determinata soglia di reddito. Una misura che avrebbe pesato per 2,1 milioni di franchi annui ma che è stata cassata innanzitutto dalla Divisione affari giuridici, in quanto avrebbe potuto creare problemi di diritto. Non che non si possa fare - parafrasiamo - ma non all’interno del Regolamento sociale. Servirebbe piuttosto un Regolamento ad hoc che regoli la questione. Regolamento che, volendo, i gruppi politici possono chiedere presentando una specifica mozione (cosa che al momento non risulta essere stata fatta).
Il risultato, CC permettendo
In tutto ciò, però, un aiuto energetico tramite Regolamento sociale è possibile. È il compromesso trovato fra le parti citato in precedenza (quello che peserebbe attorno ai 400.000 franchi annui), per cui il Comune coprirebbe solo la parte di conguaglio che eccede il forfait dei consumi energetici previsto dalle norme della Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale e ripreso dalle direttive cantonali in materia d’assistenza. Oltre a ciò, il rapporto delle Petizioni propone altre modifiche di minore impatto globale al Regolamento, che nella sua filosofia rimane dunque dedito all’erogazione di aiuti puntuali e circoscritti. Sempre che il Consiglio comunale vorrà dare seguito a questa impostazione.