Ticino

Nella giungla dei rincari elettrici: ecco la classifica delle tariffe 2024

Le aziende distributrici hanno pubblicato i prezzi per il nuovo anno - Bolletta in aumento in tutto il cantone - Per un’economia domestica tipo, i ritocchi sulla fattura annua vanno da 120 a 300 franchi - Una panoramica fra Sopracenerina, AMB, AIM, AGE e AEM
©Chiara Zocchetti
Francesco Pellegrinelli
01.09.2023 06:00

Anche nel 2024 accendere la luce (e quindi produrre) costerà di più. Il termine per comunicare le nuove tariffe dell’elettricità scadeva ieri sera a mezzanotte. Le 630 aziende distributrici svizzere hanno dovuto abbassare le carte, mostrando le tariffe del 2024.

In realtà, in Ticino, alcune di queste hanno giocato d’anticipo, comunicando nei giorni precedenti i nuovi rincari. La tendenza comunque era nota. Anche il prossimo anno la bolletta dell’elettricità costerà di più. Mediamente, in Ticino, la tariffa per un’economia domestica tipo - ossia con un consumo annuo di 4.500 kWh assimilabile a un appartamento - nel 2023 era di 28,52 cts/kWh. Che cosa accadrà il prossimo anno? Con ogni probabilità, la media cantonale supererà i 30 cts/kWh. Sono pochi infatti i distributori che hanno potuto mantenere l’asticella sotto questa soglia anche nel 2024.

Pulita e concorrenziale

Tra questi figura l’Azienda Multiservizi Bellinzona (AMB), che si conferma anche per il prossimo anno come il distributore meno caro a livello cantonale. «L’aumento medio per le economie domestiche sarà di circa 5,50 cts/kWh», spiega al CdT il direttore Mauro Suà. «Si tratta di un aumento importante che dipende da fattori sui quali l’azienda non ha, almeno in parte, alcun controllo». Per la classe tariffale H4, a Bellinzona, si passerà da 21,9 a 27,4 cts/kWh, conferma Suà. Parliamo di un rincaro del 25%, pari a un aumento di circa 250 franchi all’anno per nucleo familiare. «In termini assoluti - precisa Suà - AMB avrà comunque la tariffa più concorrenziale a livello cantonale». Non solo, aggiunge il direttore: «La nostra tariffa prevede come offerta base un’energia pulita (Tariffa acqua), che altri gestori invece offrono solamente in opzione».

Verso il Sottoceneri

Seguendo la carta dei fornitori, il confronto cantonale ci porta nel Sottoceneri. Per il comprensorio servito dalle Aziende Industriali di Mendrisio (AIM) l’aumento per un nucleo familiare tipo dovrebbe aggirarsi attorno a 180 - 200 franchi, commenta il direttore Gabriele Gianolli. «Sulla bolletta del cliente finale figureranno aumenti medi globali che variano dal 16,8 al 18% a dipendenza della categoria tariffale». Per il profilo di consumo H4, ossia quello della famiglia tipo, la tariffa 2023 di AIM era di 26,49 cts/kWh. A partire dal prossimo primo gennaio, la stessa passerà a 30,91 cts/kWh, conferma Gianolli: «L’aumento per questa classe tariffale è di 4,42 cts/kWh. Di cui 2,93 dovuti all’aumento registrato sulla componente energia e transito. I restanti 1,49 cts/kWh sono dovuti a tasse e balzelli della Confederazione».

Tendenza generale

La tariffa dell’Azienda Elettrica di Massagno (AEM) - sempre per la medesima tipologia di consumo H4 - passerà da 28,86 a 31,5 cts/kWh, pari a un aumento del 12,8%, conferma al CdT il direttore Rolf Endriss.

La fattura annuale per un’economia domestica con un consumo di 4.500 kWh sarà di circa 1.417 franchi, con un rincaro rispetto al 2023 di circa 120 franchi. «Al di là del costo dell’energia legato al portafoglio dell’azienda - commenta Endriss - occorre capire che l’aumento va ricondotto anche alla tendenza generale riscontrabile in tutti i settori economici». I costi finanziari sono aumentati così come quelli dei materiali. Insomma, la tendenza al rincaro ha investito, inevitabilmente, anche i distributori.

«Semplici esattori»

Per i comuni di Chiasso, Balerna Morbio Inferiore e Vacallo, l’AGE ha annunciato negli scorsi giorni un aumento complessivo della tariffa elettrica di circa 6,5 cts/kWh, che corrisponde a una variazione percentuale del 28%. L’effetto di questa variazione sulla fattura dell’elettricità per una famiglia media è stimato in una forchetta tra 160 e 320 franchi. Per un consumo annuo di 4.500 kWh (profilo H4), il rincaro è quindi di 290 franchi. Per questa categoria, grosso modo, la tariffa passerà da 25,42 cts/kWh a circa 31,92 cts/kWh. Una stangata che si presenta con un anno di ritardo sul rincaro molto moderato annunciato per il 2023. «È tuttavia utile ricordare che lo scorso anno AGE ha aumentato la tariffa solo del 4,3%», commenta il direttore Corrado Noseda. «In due anni l’aumento è di 7,5 cts. Tutto, insomma, si compensa». Noseda inoltre ricorda che su alcune voci, come le tasse e i balzelli cresciuti quest’anno in maniera importante, i fornitori non hanno voce in capitolo: «In questo caso, siamo semplici esattori». E poi ancora: «Sono il primo a non essere felice per questi sviluppi, soprattutto in un periodo in cui tutto aumenta».

La stangata

A questo punto, il nostro confronto ci porta nel comprensorio più esteso, quello coperto dalla Società Elettrica Sopracenerina (SES). Per Locarnese, Vallemaggia, Blenio, Riviera e Leventina (escluso Faido) la tariffa per la categoria di consumo H4 (4.500 kWh/anno) passerà da 29,24 a 34,90 cts/kWh, pari a un incremento del 20%. Nel 2024, un nucleo familiare tipo spenderà circa 1.570 franchi, con un rincaro di circa 255 franchi rispetto alla bolletta del 2023. Per la clientela della bassa Mesolcina e Calanca, invece, dopo l’importante rincaro del 2023, l’adeguamento della tariffa si attesterà attorno al 10%, «grazie a un aumento contenuto dell’energia», hanno spiegato ieri i vertici della SES. Tornando al comprensorio ticinese, la variazione della bolletta finale per la categoria H7 (13.000 kWh/anno) assimilabile a una casa monofamiliare con termopompa è del 20,5%. Da 3.400 franchi annui si passerà a 4.100, con un rincaro di quasi 700 franchi.

AIL, affaire à suivre

Infine le Aziende Industriali di Lugano (AIL). Nel 2023 la tariffa H4 era di 28.52 cts/kWh.Nel tardo pomeriggio di ieri il sito non riportava ancora il nuovo tariffario che verrà commentato dai vertici durante un’apposita conferenza stampa prevista il prossimo 6 settembre. Si vedrà.