Aviazione

Nell’inchiesta per il fallimento di Alitalia spunta il nome di Darwin Airline

La procura di Civitavecchia indaga su «operazioni antieconomiche» effettuate tra il 2014 e il 2017 dalla compagnia italiana per favorire quella ticinese e il colosso Etihad - Merlo: «Non è andata così»
John Robbiani
22.02.2020 06:00

Nell’indagine portata avanti dalla procura di Civitavecchia sulla bancarotta di Alitalia spunta il nome della ticinese Darwin Airline. Secondo gli inquirenti la compagnia di bandiera italiana avrebbe stipulato, tra il 2014 e il 2017, «accordi incoerenti, irragionevoli e dannosi per gli interessi di Alitalia» in favore di Darwin. Tutto questo per favorire Etihad Airways, la compagnia aerea di Abu Dhabi che controllava entrambe. In un lungo articolo il Fatto Quotidiano ricostruisce la tesi accusatoria, riconducibile al periodo in cui la compagnia con sede a Bioggio, nel frattempo fallita, era attiva nella vicina Penisola e aveva noleggiato ad Alitalia dei velivoli (degli ATR 72)_e l’equipaggio. Aerei utilizzati per i collegamenti Napoli-Palermo, Napoli-Catania, Napoli-Fiumicino e Pisa-Fiumicino. Collegamenti che Alitalia aveva precedentemente affidato a Mistral Air (compagnia controllata dalle Poste italiane) che, essendo stata estromessa, ha poi chiesto un risarcimento di 11 milioni di euro. Secondo gli inquirenti di Civitavecchia il contratto stipulato con Darwin aveva un maggior costo di 3,5 milioni di euro. Nel 2016 Alitalia concesse poi - stando a quanto riporta il quotidiano romano - «un ulteriore esborso di 920.000 franchi annui da corrispondere a Darwin per le operazioni di manutenzione e per altri servizi di posizionamento degli aeromobili». Secondo la procura insomma queste operazioni avrebbero contribuito ad indebolire finanziariamente Alitalia e avrebbero invece favorito Etihad e la sua controllata Darwin. Ma è possibile che Alitalia abbia semplicemente preferito affidare quei voli a una compagnia aerea «sorella», appartenente allo stesso gruppo. E questo anche se non era necessariamente la meno cara. Ci sono poi altre due operazioni al vaglio degli inquirenti e riguardano i voli - questi effettuati da Darwin per conto proprio - tra Ginevra e Firenze e tra Ginevra e Venezia. Nel 2015 e nel 2016, stando alla procura di Civitavecchia, Alitalia si sarebbe impegnata con Darwin e avrebbe comprato in blocco 40 dei 50 posti disponibili su questi voli (a 120 franchi l’uno), garantendo il riempimento dell’80% degli aerei. Questo nonostante a volte - si legge - «Darwin avesse venduto solo due o tre biglietti».

L’arrivo di Swiss e EasyJet
Per un commento alla notizia abbiamo contattato Maurizio Merlo, oggi direttore di Lugano Airport e in quel periodo CEO di Darwin Airline. Merlo conferma che la partnership con Alitalia, per quanto riguarda i voli interni, si limitava a un semplice contratto ACMI (o wet lease), e cioè a un affitto che comprende la fornitura di velivolo, equipaggio, manutenzione e assicurazione. E Merlo nega anche le affermazioni riguardanti gli aiuti di Alitalia per i voli tra l’aeroporto di Cointrin e le destinazioni turistiche di Firenze e Venezia._«Quelli - ci ha spiegato - erano voli che effettuavamo per conto nostro. Il Ginevra-Firenze era addirittura una nostra esclusiva. Poi però abbiamo smesso di operare su quelle tratte a causa dell’entrata in gioco della concorrenza». Concorrenza chiamata, nel caso specifico, EasyJet e Swiss. Il «gigante arancione», leader in Europa tra le low-cost, ha infatti iniziato a volare tra Ginevra e Venezia, e per Darwin non c’è più stata partita. «Poi - sottolinea Merlo - è arrivata Swiss, che prima ha iniziato a farci concorrenza sul volo Lugano-Ginevra, e poi ha offerto anche il Ginevra-Firenze».

L’addio e l’epilogo
Come noto nel 2017 Etihad decise di abbandonare il mercato europeo e liberarsi di quasi tutte le sue partecipate nel nostro continente. Alitalia finì in amministrazione controllata, AirBerlin fallì in novembre e Darwin venne ceduta per poche migliaia di franchi a un fondo d’investimento tedesco (4K invest) proprietario della slovena Adria Airways, che portò Darwin al fallimento in pochi mesi e che nel settembre del 2019 ha a sua volta dichiarato bancarotta.

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