Chiasso

Nessun allargamento: il tunnel di via Favre diventerà a senso unico

Il progetto per il risanamento e l’ampliamento del sottopasso vicino alla stazione non sarà realizzato – È stato cancellato per motivi economici e lo stesso potrebbe accadere al ponte ciclopedonale sul fiume Faloppia
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
14.12.2024 06:00

Cancellati per motivi economici. Entrambi. Due progetti chiassesi di cui si parla (e in fase di preparazione) da anni sembrano andare inesorabilmente in questa direzione. Il primo è quello per il risanamento con ampliamento del tunnel di via Favre, un disegno di cui si parla da oltre un decennio. Il secondo è quello per la costruzione di un ponte ciclopedonale sul Faloppia, all’altezza del posteggio di via Cattaneo. E anche in questo caso la proposta di crearlo, formulata tramite mozione, risale a diversi anni fa (era il 2018).

Che il loro destino sembri segnato emerge dal rapporto firmato qualche giorno fa dalla Commissione della gestione chiassese. Un testo sottoscritto all’unanimità e che invita il Consiglio comunale a respingere il credito di 852.000 franchi per il ponte sul Faloppia. Non perché il progetto non piaccia o non sia ritenuto utile, bensì a causa di quello che succederà (anzi, non succederà) in via Favre. «Abbiamo preso conoscenza che il progetto di allargamento del sottopasso di via Favre non verrà realizzato per questioni finanziarie; l’opera è ritenuta troppo costosa per le parti, quota parte a carico del Cantone e Comune; la sua paventata chiusura per la durata di 4 anni non ci sarà», si legge nel rapporto della Gestione. «Un nuovo progetto di adeguamento e sistemazione del sottopasso, senza il suo allargamento, è in fase di allestimento». Si tratta di un disegno che mira a un adeguamento ciclopedonale del tunnel, ed è stato inserito nel Programma d’agglomerato di quinta generazione (PAM5).

La conseguenza? Il progetto del ponte sul Faloppia beneficerebbe di pochi contributi e «alla luce della situazione finanziaria del Comune riteniamo l’opera non sia priorità e non vada realizzata nei prossimi 4 anni», aggiunge la Gestione. Anche perché a pedoni e due ruote si penserà anche in via Favre.

«Costi eccessivi per tutti»

A decidere per questo progetto sarà naturalmente il Consiglio comunale (anche perché il messaggio è stato accolto dalla Commissione edilizia). Per via Favre però il dado è già tratto. «All’inizio si stimavano costi per circa 15 milioni di franchi – spiega il sindaco Bruno Arrigoni -, le ultime stime però superavano i 30 milioni, davvero troppi per tutti i partner coinvolti. L’allargamento quindi non ci sarà, ma ci saranno in ogni caso dei cambiamenti: il tunnel diventerà a senso unico, per chi giunge da Pedrinate verso il centro».

«Il progetto di allargamento del tunnel di Via Favre, in accordo con i partner di progetto (Comune di Chiasso e Cantone Ticino), è stato effettivamente cancellato per una questione finanziaria: il tunnel sarà però parzialmente risanato», confermano anche le FFS, proprietarie della galleria.

Quello di via Favre è uno dei tre sottopassi ferroviari di Chiasso. Tutti erano al centro di progetti di sistemazione e via Favre è l’unica dove i lavori non sono (ancora) stati fatti. Le opere avrebbero dovuto riguardare sia il risanamento, sia l’allargamento, con l’obiettivo di favorire la viabilità, scongiurando gli incroci problematici attuali. Obiettivi che potrebbero essere raggiunti anche con l’introduzione di un senso unico.