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Nessun neonato nella baby finestra ticinese

In cinque anni e mezzo non sono stati depositati bimbi allo sportello sanitario dell’ospedale San Giovanni di Bellinzona - Sono comunque molti i falsi allarme dovuti a coloro che aprono l’apposita struttura per curiosità o per errore
Il servizio è attivo da metà luglio 2014. © CdT/Archivio
Alan Del Don
08.01.2020 06:00

Il caso della neonata abbandonata al freddo, la mattina del 4 gennaio a Därstetten nel canton Berna, in una scatola di cartone all’ecocentro comunale, ha scosso la Svizzera. Capita raramente (una volta all’anno in media), ma quando succede scuote le coscienze e pone numerosi interrogativi. Sono notizie che non vorremmo mai dare e, soprattutto, leggere. La mamma ha affermato di aver scelto appositamente una struttura molto frequentata dagli abitanti affinché la bimba potesse essere subito trovata e consegnata al personale sanitario.

E pensare che nel nostro Paese in alcuni nosocomi (Berna, Basilea, Davos, Einsiedeln ed Olten) sono state appositamente aperte le cosiddette baby finestre. Ciò consente di consegnare il neonato in mani sicure, mantenere l’anonimato e di non incorrere inoltre in alcun reato previsto dal Codice penale elvetico (non trattandosi, infatti, di un abbandono nel vero senso della parola). Dal 2001 sono stati depositati negli speciali sportelli, secondo le cifre riportate dal sito babyfenster.ch, 23 pargoli. Un bimbo all’anno, in pratica.

Una baby finestra, e finora l’unica, è presente anche in Ticino, all’ospedale San Giovanni di Bellinzona grazie alla collaborazione fra l’Ente ospedaliero cantonale e la Fondazione aiuto svizzero per madre e bambino. L’idea è s tata subito condivisa anche dal Dipartimento della sanità e della socialità. È realtà da metà luglio 2014, quindi cinque anni e sei mesi, quasi. Finora, ci hanno confermato ieri dalla direzione della clinica cittadina, non si è per fortuna registrato nessun caso.

Sono per contro stati molti i falsi allarme. Cosa significa? Qualcuno - per curiosità, sbaglio o per scherzo - ha aperto lo sportello all’interno del quale si trova una culla riscaldata. Così facendo, però, scatta il sistema d’allarme. Ecco perché si è proceduto a posizionare un ulteriore sensore, sotto la culla, che si accende esclusivamente quando viene raggiunto il peso, appunto, di un neonato. In quel caso la segnalazione giunge al reparto di neonatologia e alla direzione.

Qualora un fagottino dovesse essere affidato alle cure del San Giovanni attraverso la baby finestra dopo qualche giorno sarebbe dato in affidamento e più tardi in adozione (fino al momento in cui non diventa effettiva i genitori biologici hanno comunque il diritto di riavere il proprio figlio).