Malcantone

Nessun trasloco: Bally vuole restare a Caslano

Incontro «proficuo» tra il sindaco e il CEO dell'azienda dopo il passaggio di proprietà al fondo statunitense – «Non dovrebbero né andare via dal comune né portare altrove la produzione»
© CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
11.09.2024 20:45

Si sente rassicurato, Emilio Taiana, dopo l’incontro avuto questa mattina con il CEO di Bally, Nicolas Girotto. Il primo vis-à-vis dopo la notizia dell’acquisto dell’azienda di abbigliamento di lusso da parte dal fondo statunitense Regent LP, con sede a Beverly Hills. Il timore, per il sindaco di Caslano, era in buona sostanza solo uno: un’ipotetica smobilitazione della ditta che avrebbe causato non poche complicazioni alle finanze comunali. Niente di tutto ciò.

L’incontro è stato «proficuo», ci dice Taiana, «il gruppo che ha comprato l’azienda vuole rimanere a Caslano e mantenere il marchio made in Switzerland. Non dovrebbero né andare via dal comune né portare altrove la produzione. Sono rassicurato». Bally, quindi, vuole rimanere nel suo quartiere generale in Malcantone. Gli scongiuri del Comune, dicevamo, sono iniziati subito dopo l’annuncio del passaggio di proprietà al fondo a stelle e strisce (si vociferava che l’azienda con sede a Caslano non navigasse in acque tranquillissime), soprattutto perché la ditta è sempre stata una realtà importante, dal punto di vista dell’indotto fiscale, per Caslano. Taiana infatti ci aveva spiegato che un ipotetico trasloco sarebbe stato «un guaio» a livello economico, «perché comprese le imposte alla fonte degli oltre duecento dipendenti, siamo sull’ordine delle centinaia di migliaia di franchi» Rassicurazioni a parte, la speranza per il sindaco – ma anche per i lavoratori– è che questo nuovo fondo «voglia far crescere l’azienda, mantenerla ed effettuare anche degli investimenti».

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