Giustizia

«Niente mobbing al Tribunale penale»

È quanto fa sapere la Commissione amministrativa del Tribunale d'appello - Dall'analisi sono emersi solo «aspetti di minore gravità» - La segretaria sarà spostata, con l'accordo di tutti, al Ministero pubblico
©Gabriele Putzu
Red. Ticino&Svizzera
29.11.2024 16:00

Niente mobbing al Tribunale penale cantonale. È quanto ha stabilito la Commissione amministrativa del Tribunale d'appello (l'autorità di nomina per i collaboratori del TPC) sulla base «degli elementi agli atti» e «degli accertamenti preliminari» svolti dall'avvocata Maria Galliani su mandato del Governo. Insomma, uno dei capitoli dell'affaire «caos al TPC», ossia quello relativo a presunti atti di mobbing tra due segretarie, si è concluso con un nulla di fatto. O quasi. Già, perché la stessa Commissione amministrativa ha fatto sapere che dall'analisi degli atti «sono tuttavia emersi degli aspetti di minore gravità, che hanno portato negli scorsi giorni all'adozione di un provvedimento» di competenza della stessa Commissione. Inoltre, proprio oggi, «quale misura di natura organizzativa volta ad alleviare le tensioni in seno al TPC», la Commissione ha disposto, «con l'accordo dell'interessata e raccolto il consenso del Ministero pubblico», il suo trasferimento allo stesso Ministero pubblico a partire dal 1. gennaio del prossimo anno. La persona in questione, secondo quanto appreso dal CdT, diventerà infatti la segretaria giudiziaria del procuratore pubblico Luca Losa. 

Qui di seguito il comunicato diramato nel pomeriggio dalla Commissione amministrativa del Tribunale d'appello. 

Considerata la rilevanza mediatica assunta dalla vicenda relativa alla nota segnalazione per possibili molestie inoltrata da una collaboratrice del TPC verso una collega, la Commissione amministrativa del Tribunale d’appello (CA), nella sua veste di autorità di nomina del personale, comunica quanto segue. Tenuto conto degli elementi agli atti e, in particolare, degli accertamenti preliminari effettuati su mandato del Consiglio di Stato dall’avv. Maria Galliani, la CA non ha ravvisato la presenza di una situazione di mobbing, ovvero di atti di persecuzione psicologica perpetrati sistematicamente e per lungo tempo. Dall'analisi degli atti sono tuttavia emersi degli aspetti di minore gravità, che hanno portato negli scorsi giorni all'adozione di un provvedimento di competenza della CA.

In data odierna, quale misura di natura organizzativa volta ad alleviare le tensioni in seno al TPC, la CA ha inoltre disposto, con l'accordo dell'interessata e raccolto il consenso del Ministero Pubblico, il suo trasferimento presso quest'ultima Autorità a far tempo dal 1° gennaio 2025.

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