La proposta

No a un label specifico per i grotti

Il Governo invita il Parlamento a respingere una mozione leghista – Una revisione legislativa ancora pendente li tutela come componenti unici della realtà locale
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Ticino&Svizzera
11.03.2020 06:00

Non è necessario creare un label specifico per esercizi pubblici che utilizzano la denominazione di «Grotto». Ne è convinto il Consiglio di Stato, che invita il Parlamento a respingere in quanto da ritenersi evasa la mozione del 16 settembre 2019 dei deputati Andrea Censi e Sem Genini (Lega), nella quale si chiedeva l’istituzione di un gruppo di lavoro con associazioni di categoria del ramo della ristorazione affinché venga proposta la creazione di un label che obblighi il gerente che vuole usare questa denominazione a sottostare a delle regole precise. Nella sua risposta, l’Esecutivo cantonale ha precisato che nel 2016 è stato costituito un apposito gruppo di lavoro con il compito di proporre riflessioni a livello legale, pratico e procedurale per sviluppare il settore degli esercizi alberghieri e della ristorazione.

Il gruppo di lavoro – coordinato dal Dipartimento delle istituzioni e che includeva rappresentanti della Polizia cantonale, del Laboratorio cantonale, della Divisione delle Finanze, dell’Associazione dei Comuni Ticinesi, dell’Associazione delle polizie comunali ticinesi, dell’Agenzia Turistica Ticinese SA, di Hotelleriesuisse, di Gastro Ticino e dell’Associazione TakeAway Ticino – ha proposto al governo due pacchetti di modifiche della legge degli esercizi alberghieri e sulla ristorazione. Il secondo pacchetto di revisioni è attualmente pendente presso la Commissione costituzione e leggi, e prevede che la categoria «grotto» sia una «componente unica e tipica della realtà turistica ticinese» da conservare. Per questo motivo, la categoria di esercizio pubblico in questione è stata mantenuta ed è stata presentata come categoria a sé stante, così da evitare che un qualsiasi altro esercizio possa denominarsi come tale. A tal fine è stato aggiunto il principio secondo cui i cibi e le bevande tipici ticinesi devono essere serviti in maniera preponderante rispetto al resto di ciò che viene offerto alla clientela». nic