Gottardo

Non solo il traffico: sull'A2 anche gli attivisti per il clima

Un gruppo di ambientalisti di Renovate Switzerland ha bloccato la circolazione all'altezza di Wassen: «I nostri rappresentanti politici hanno scelto il tradimento e l'abbandono»
© KEYSTONE / URS FLUEELER
Red. Online
09.05.2024 12:38

(Aggiornato) Giornata movimenta al portale nord del San Gottardo. Non solo perché, come previsto, il ponte dell'Ascensione ha creato lunghe code di vacanzieri, in viaggio verso il sud Europa. Dopo i 13 km di coda registrati ieri, questa mattina il serpentone di auto ha superato i 16 chilometri, con attese di oltre due ore 40 minuti. 

Tuttavia, la giornata di passione si è resa ancor più movimentata da un blitz degli ambientalisti di Renovate Switzerland. Verso le 11.30, all'altezza di Wassen, prima del tunnel, alcuni attivisti si sono seduti per terra, in mezzo al traffico, con tanto di striscioni, come si vede in un filmato pubblicato su Instagram. «Blocco del traffico del Gottardo per motivi di emergenza climatica!», si legge sul post pubblicato sulla piattaforma. «In piena emergenza climatica, i nostri rappresentanti politici hanno scelto il tradimento e l'abbandono. Noi siamo tra coloro che scelgono la rivoluzione non violenta e un mondo radicalmente diverso. Tu da che parte stai?». 

La polizia urana è prontamente intervenuta per rimuovere il gruppo dall'area di servizio di Dieden, dove è avvenuto il blitz. In totale erano presenti 10 attivisti: due di loro si erano incollati alla strada, nel corso della protesta. L'azione, tuttavia, non ha modificato l'ingorgo già esistente, ancora particolarmente intenso. Tutti gli ambientalisti sono stati allontanati e trasportati al deposito di Göschenen, dove sono stati controllati i loro dati personali. 

Secondo quanto riferisce la polizia urana, tre persone saranno denunciate alla Procura di Uri. Gli altri sette membri di Renovate Switzerland, che si trovavano sulla carreggiatam sono stati multati. 

Su X, Renovate Switzerland ha inoltre chiesto al governo federale di vietare l'uso di nuove auto a combustibile fossile, a partire dal 2025, e di investire nella mobilità dolce e nel trasporto pubblico, invitando a firmare una petizione.