Mendrisio

Non tornano i conti al Casinò, ma i giocatori si spera di sì

Meno incassi ai tavoli da gioco mentre le slot machine hanno tenuto meglio - Il direttore amministrativo Luca Antonini: «Il coprifuoco in Lombardia pesa sull’affluenza degli utenti» – Intanto all’Admiral si continua a puntare
Marco Ortelli
30.10.2020 19:17

Les jeux sont faits, ma ora come proseguiranno? Il riferimento è ai giochi presenti al Casinò Admiral di Mendrisio, confrontati con i grandi giochi della politica, sia economica, sia sanitaria. Si potrà ancora varcare la soglia dell’Admiral con la speranza di uscirne vittoriosi? O slot machine e tavoli verdi dovranno rimanere desolatamente silenziosi e vuoti? E come sta vivendo il personale del Casinò questa situazione di costante incertezza da coronavirus, imprevedibile come il numero jackpot che aleatoriamente seleziona un fortunato vincitore? Per rispondere a questi quesiti, abbiamo interpellato Luca Antonini, direttore amministrativo del Casinò Admiral di Mendrisio e la responsabile marketing Leila Bigolin Mros.

Tirando le somme

Apriamo la conversazione dalla riapertura della casa da gioco dello scorso 6 giugno. Quali somme può tirare l’amministrazione del Casinò Admiral da allora e fino all’introduzione delle nuove misure restrittive federali e cantonali emanate mercoledì scorso da Berna e riprese da Bellinzona?

«Per quello che riguarda l’affluenza di giocatori - mostra le sue carte Luca Antonini - dalla riapertura abbiamo riscontrato un calo di visitatori di circa il 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno».

Sul fronte incassi, invece, «sono soprattutto i tavoli da gioco ad aver subito il calo maggiore, con un prodotto lordo di gioco inferiore di circa un terzo rispetto all’anno precedente. Meglio hanno tenuto le slot machine, per le quali il calo è risultato minore», spiega il direttore amministrativo. Alla domanda su quali possano essere le prospettive inerenti al futuro dei giochi nel Casinò di Mendrisio, la risposta del nostro interlocutore guarda piuttosto vicino: «È forse ancora prematuro esprimersi su ciò che accadrà «dopodomani», possiamo invece già dire che il decreto valido in Lombardia, con cui dal 22 ottobre è stato imposto il «coprifuoco» dalle 23 alle 5 di mattina, sta avendo un ulteriore effetto negativo sul numero di visitatori, poiché evidentemente chi ci visita da quella Regione al più tardi dalle 22 deve far rientro a casa».

Senza dimenticare che nella vicina Campione d’Italia sembra prendere corpo l’idea di una riapertura del Casinò Municipale, fatto che potrebbe sottrarre ulteriori giocatori. «Difficile dirlo, commenta Antonini, al momento la riapertura sembra ancora essere solo un’ipotesi, non vi sono dati affidabili su cui potersi esprimere o fare delle valutazioni».

Per far fronte alla situazione di chiusura, uno spiraglio potrebbe essere l’apertura di tavoli da gioco in formato online, seguendo l’onda digitale di questo periodo storico. «Per il momento non è prevista partecipazione al mercato svizzero del gioco online, conclude Luca Antonini, sono comunque ancora in corso valutazioni in merito a questa possibilità».

Si naviga a vista

Con Leila Bigolin Mros, responsabile dell’area Marketing del Casinò, affrontiamo dapprima l’aspetto promozionale e strategico implementato dalla casa da gioco. Come vi state muovendo per farvi conoscere da chi non sa della vostra esistenza o per tranquillizzare i frequentatori abituali? «Abbiamo chiaramente dovuto rinunciare a tutti quegli eventi che comportano assembramenti di persone. Per fortuna le tecnologie odierne, in particolare i social media, ci permettono di promuovere il nostro Casinò e le sue offerte annesse, in modo interessante e coinvolgente».

Se le acque sono mosse, e nella speranza che non diventino burrascose, come sta vivendo la situazione il vostro «equipaggio»? La risposta della responsabile marketing è rassicurante: «I nostri collaboratori sono tranquilli. Presso di noi vengono attuate le prescrizioni di legge in vigore nell’ambito delle misure anti-covid unitamente a un nostro proprio piano di protezione per la casa da gioco». Un piano allargato anche al settore interno della gastronomia, uno dei vostri piatti forti. «Certamente, il personale del settore della gastronomia, oltre al piano di protezione previsto, ha ricevuto un’adeguata formazione interna specifica per il settore della gastronomia».

Dal punto di vista pratico

Immaginiamoci non tanto giocatori, quanto curiosi di conoscere questa casa da gioco. Come ci possiamo muovere?

Innanzitutto gli orari di apertura del Casinò sono rimasti quelli abituali, come ci confermano i nostri interlocutori. In settimana, apertura alle ore 11 e chiusura alle chiusura il mattino alle 5, mentre venerdì e sabato si può rimanere fino alle 7 di mattina, mentre «per la gastronomia si applicano le disposizioni emanate mercoledì scorso, con la chiusura obbligata alle 23».

E soprattutto, quante persone possono varcare attualmente la soglia dell’Admiral? «Il nostro piano di protezione - spiega Luca Antonini - prevede la limitazione del numero di persone presenti all’interno della nostra struttura». «La cifra esatta, prosegue il direttore amministrativo, verrà pubblicata sul nostro sito internet. Prima delle nuove misure si attestava sulle 1000 persone, ma ora stiamo definendo la cifra aggiornata da rendere nota».

Rien ne va plus? No. Al Casinò Admiral di Mendrisio tutto si sta muovendo. Avanti, con giudizio, mantenendo la rotta e in ossequio alle misure emanate da Berna e Bellinzona per cercare fronteggiare un giocatore tanto astuto, quanto invadente e pericoloso, il coronavirus.

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