Lugano

Non uno ma due cantieri nel futuro di corso Pestalozzi

Previste importanti deviazioni al trasporto pubblico e privato non solo per permettere l’arrivo del tram treno nei prossimi anni, ma anche da fine 2023 per opere di sottostruttura
©CdT/Gabriele Putzu
Federico Storni
07.01.2023 06:00

Che corso Pestalozzi fra qualche anno verrà «aperto» e reso inagibile a trasporto pubblico e privato il tempo necessario per fare arrivare il tram-treno in città alla pensilina è cosa nota. Meno che corso Pestalozzi sarà in realtà aperto due volte. La prima, probabilmente, entro fine di quest’anno, per un maxicantiere relativo a opere di sottostruttura. E, no: non era possibile fare altrimenti e combinare i due cantieri.

Questione di 60 centimetri

L’area del centro cittadino è da poco stata interessata da altri grossi lavori, quelli per la posa della pavimentazione pregiata tra via Magatti e via della Posta, nonché da interventi su via Pretorio. Ora toccherà, appunto a Corso Pestalozzi. Cosa che comporterà disagi al traffico sul corso per non una, ma due volte nel giro dei prossimi anni. Ma non si poteva fare altrimenti. Anzi, spiega la capodicastero Spazi Urbani Karin Valenzano Rossi, la richiesta di un doppio cantiere proviene dal tram-treno: «Non si poteva attendere il cantiere per l’attestamento della rete tram-treno in centro perché proprio i progettisti di quest’opera hanno richiesto che tutte le opere infrastrutturali più profonde di 60 centimetri dal livello stradale (piano binari) siano realizzate antecedentemente al cantiere ferroviario, dove gli scavi saranno limitati entro appunto nei 60 centimetri. Allo scopo, in maniera coordinata sono stati coinvolti tutti i potenziali portatori d'interesse».

Acquedotto e canalizzazioni

L’imminente cantiere riguarderà sostanzialmente tutte le infrastrutture di servizio (elettricità, acqua potabile e industriale, gas) e lo scarico a lago delle acque luride consortili. Da un lato le AIL metteranno mano alla rete dell’acquedotto comunale (da loro gestito) in quanto le tubature esistenti risalgono a decenni fa (in alcuni tratti addirittura al 1945) e in tempi recenti vi sono state diverse rotture. In tutto verranno posati oltre 800 metri di nuove tubazioni (peraltro potenziate). Prima di partire il Consiglio comunale di Lugano dovrà dare il via libera alla spesa: il relativo messaggio è sui suoi banchi da poche settimane.

Dall’altro lato il CDALED (Consorzio depurazione acque Lugano e dintorni) deve potenziare a livello idraulico il canale Genzana che scorre sotto corso Pestalozzi fino a piazza Indipendenza per poi scaricare a lago in zona Rivetta Tell. Il canale raccoglie le acque provenienti principalmente dai bacini di chiarificazione consortili esistenti a monte, quindi provenienti da Massagno. Un’opera che si stima comporterà investimenti per svariati milioni di franchi (fino a una decina) e che deve ancora essere approvata dal Consiglio consortile (il relativo messaggio è atteso nei prossimi mesi).

Le deviazioni

Se andrà tutto liscio a livello procedurale, il cantiere su corso Pestalozzi potrebbe iniziare a ottobre 2023 e protrarsi su più fasi per alcuni anni. Sulla sua gestione per ora non vi sono ancora certezze scolpite nella pietra, ma gli attori coinvolti si stanno riunendo da tempo per coordinare gli interventi e, soprattutto, trovare soluzioni per contenere nel limite del possibile i disagi al traffico viario e a chi frequenta la zona.

In questo senso, in base alle informazioni a disposizione oggi e che potrebbero essere ulteriormente affinate nei prossimi mesi, per corso Pestalozzi si prospetta una chiusura a fasi, a iniziare dal tratto compreso fra gli incroci con via Pelli e via Pretorio. Chiusura che vedrà le auto provenienti da via Cantonale deviate proprio su via Pelli e con l’inserimento di una doppio senso di marcia in un tratto di via Ginevra. Ma a livello logistico il momento più complesso da gestire riguarderà la chiusura del tratto tra via Pretorio e via Pioda, in quanto ciò renderà inagibile buona parte della pensilina e costringerà quindi a deviare diverse linee del trasporto pubblico. A questo proposito è peraltro già stato studiato un piano del traffico che prevede in particolare che le fermate in pensilina vengano distribuite su due nuove fermate temporanee: una in via Cantonale (unificando la fermata Cappuccine) e una in via Bossi. Di conseguenza la quasi totalità delle linee cittadine e delle ARL dovrebbe subire dei mutamenti di tracciato almeno per qualche mese. Informazioni più dettagliate al riguardo giungeranno a ridosso dell’effettivo inizio dei lavori.

Quanto al traffico privato, il servizio a domicilio per il centro (su via Magatti e via della Posta) sarà garantito, con fra l’altro la creazione di una nuova strada di cantiere che collegherà via della Posta a via Pretorio tagliando per il piazzale ex Scuole.