Reazioni

Norman Gobbi: «Terza ondata ma si vuole aprire?»

Il presidente del Consiglio di Stato definisce «disorientante» quanto comunicato oggi da Berna
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
12.03.2021 16:44

Norman Gobbi non ci sta. E, attraverso i microfoni della RSI, alza la voce. Il presidente del Consiglio di Stato ticinese è piuttosto critico nei confronti del Consiglio federale. «La terza ondata è stata preannunciata diverse volte, ma ancora non si vede» afferma Gobbi. «I vaccini funzionano, non condivido questa prudenza. L’Italia? C’è un problema ma non si controllano le frontiere». Insomma, Gobbi vede più di una contraddizione. «Da un lato si parla di una possibile terza ondata ma, dall’altro, si vogliono fare delle riaperture. La comunicazione di oggi è disorientante. Per noi è difficile prendere posizione come Cantone, su una linea poco lineare e poco comprensibile per il cittadino. Se si enuncia che si rischia una terza ondata non capisco, poi, perché dire che si vuole aprire». E ancora: «Perché si concedono manifestazioni a casa dove si rispettano meno le regole?». A Gobbi viene chiesto cosa risponderà il Consiglio di Stato. «Cosa risponderemo? Non posso dirlo, dovremo anche capire come andranno le prossime giornate in base ai contagi. C’è grande attesa nella popolazione perché la capacità di sopportazione sta arrivando al limite. La terza ondata è stata ancora preannunciata, non per la prima volta, e non si vede. I casi che non ci sono stati nelle case anziani dimostrano che i vaccini funzionano. Non condivido molto questa prudenza. D’altro canto, si dice che c’è un problema a Sud, in Italia, ma non si controllano le frontiere. Non capisco perché concedere di andare con venti colleghi al cinema ma non di andare al ristorante in quattro con la mascherina portata sino al tavolo».

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