Luganese

Nuove discariche d’inerti: il Cantone guarda a Sigirino e a Monteggio

Sono le due proposte messe in consultazione: la prima convince perché lontana dalle abitazioni e ben servita a livello viario, la seconda sorgerebbe a fianco di un deposito già attivo e quasi colmo
A Sigirino la discarica si insedierebbe in cima al terreno messo a prato nella foto. ©CDT/GABRIELE PUTZU
Federico Storni
01.12.2021 06:00

Le future discariche d’inerti del Luganese? A Sigirino e a Molinazzo di Monteggio. Questa, almeno, è la proposta del Dipartimento del territorio (DT). Proposta che è stata messa in consultazione di recente e sulla quale le persone e gli enti interessati possono esprimersi entro il 21 gennaio.

Perché serve

Negli ultimi 15 anni il Luganese ha potuto smaltire i propri rifiuti edili non riciclabili nelle discariche di Petasio (Monteceneri-Mezzovico Vira, riempita nel 2016) e di Cadro (Piano della Stampa), che però ormai da diversi anni riceve solo quantitativi minimi ed è quasi colma. Dal 2016 la regione si è appoggiata sulla discarica di Molinazzo di Monteggio (Fonderia), che ha un’autonomia residua stimata di due anni. Anche il recente ampliamento della discarica di Stabio è considerato una valida soluzione sul medio termine per il Luganese. «È tuttavia necessario - scrive il DT - pianificare e mettere in esercizio una nuova discarica di grandi dimensioni possibilmente centrale rispetto all’agglomerato del Luganese». Per soddisfare il fabbisogno dei prossimi 15 anni, si legge sempre nella richiesta di modifica della scheda V7 del Piano Direttore («Discariche»), bisogna dunque creare una o due nuove discariche d’inerti che ospitino fra i due e i tre milioni di metri cubi di materiale.

Perché lì

Forte di tre progetti preliminari commissionati dal Consiglio di Stato al team composto dagli studi Ruprecht Ingegneria, Ecocontrol e LAND Suisse, il DT pensa di aver individuato il sito principale (fra i 2 e 2,5 milioni di metri cubi) a Sigirino, nell’area dell’ex cantiere Alptransit (la cima dell’area a prato nella foto). Un altro luogo è stato identificato a Monteggio (ci torniamo fra un attimo). Sul territorio di Monteceneri, in realtà, i siti analizzati sono stati in tutto tre. Gli altri due, posti nella parte alta dell’omonimo monte, sono stati infine scartati perché o in conflitto con le attività della piazza d’armi (e il Dipartimento federale della difesa si è opposto), o con (fra le altre cose) la costruzione del Centro polifunzionale di tiro, con un percorso ciclabile e con i resti della vecchia strada cantonale. Il sito di Sigirino ha invece convinto perché discosto dalle zone abitate e ben allacciato a livello viario, in particolare se verrà realizzato il previsto semisvincolo autostradale poco distante.

Gli stralci

La soluzione di Sigirino permetterebbe di stralciare le discariche ipotizzate qualche anno fa a Ponte Capriasca e Torricella Taverne (zona Crevogno) e a Canobbio (Piano della Stampa) che non facevano l’unanimità. Permetterebbe anche di stralciare l’insediamento proprio a Sigirino del prospettato centro logistico d’importanza cantonale per la gestione integrata di materiali inerti. Una proposta peraltro fortemente invisa dalla popolazione e dal Comune. Resta ora da capire come verrà accolta localmente la nuova discarica. Il sindaco di Monteceneri Pietro Solcà, da noi sollecitato, per ora non si sbilancia e rimanda la presa di posizione a dopo la discussione in Municipio del tema (questione di giorni).

Fonderia bis

A Molinazzo di Monteggio è attiva dal 2016, su terreno privato, la discarica Fonderia I, che in questi anni ha permesso a tutto il Sottoceneri di gestire lo smaltimento del materiale edile. Un’esperienza tutto sommato positiva per l’ex Comune di Monteggio, che ha addirittura spinto per bissarla. Praticamente a fianco della discarica si trova infatti una cava di sabbia e il suo proprietario si era detto disposto a inserirvi un deposito di materiale edile. In un primo momento il DT aveva scartato l’ipotesi, in quanto nelle pareti di sabbia si sono create le condizioni per la nidificazione del Topino (una specie di rondine), uccello minacciato in Svizzera, ma successivi approfondimenti fatti dal proprietario con il supporto del Comune hanno evidenziato come sia possibili tutelare la nidificazione e realizzare la discarica. Cosa che ha fatto cambiare idea al Cantone, che ora propone di depositare nell’area 650.000 metri cubi di materiale sull’arco di sei anni e mezzo.

Nel frattempo il Comune di Monteggio è confluito in quello di Tresa. La discarica avrà ancora sostegno politico? «Ne dobbiamo ancora discutere - dice il sindaco (di Monteggio prima e di Tresa ora) Piero Marchesi - ma di principio non siamo contrari. L’esperienza con la discarica attuale è stata buona, ci sono le premesse per continuare su questa strada.»