Il caso

Nuove Officine FFS: alle ditte ticinesi appalti per 80 milioni

A due anni e mezzo dalla pubblicazione dei primi concorsi, il CdT è andato a vedere a quali imprese sono state assegnate le commesse pubbliche - Il nostro Cantone può sorridere: ha fatto l’en plein portandosi a casa tutti e dodici i contratti
Così dovrebbe presentarsi da fine 2026 il moderno stabilimento industriale previsto a Castione. © Rendering FFS
Alan Del Don
10.02.2023 06:00

Le nuove Officine FFS di Castione sono sempre più targate Ticino. A distanza di due anni e mezzo dalla pubblicazione dei primi concorsi per il faraonico progetto da 580,5 milioni di franchi, il Corriere del Ticino è andato a vedere a quali imprese e aziende sono stati assegnati i dodici appalti. Siccome non abbiamo, chiaramente, una conoscenza diretta del dossier, per la nostra ricerca siamo partiti dal Sistema informativo sulle commesse pubbliche in Svizzera, la piattaforma elettronica comune di Confederazione, Cantoni ed enti locali. È stato sufficiente qualche clic per ottenere i risultati sperati: i contratti, finora, sono stati firmati con aziende che operano a Sud delle Alpi. Si tratta di un importo complessivo che sfiora gli 80 milioni di franchi, per la precisione 78,25.

Un toccasana per le società

In un periodo di profonda incertezza - contrassegnato dapprima dalla pandemia da coronavirus e, in seguito, dalla guerra in Ucraina e dalle sue conseguenze anche alle nostre latitudini - le ditte del Cantone Ticino possono tirare un grande sospiro di sollievo. In loro soccorso è arrivato (anche, ma non solo, certo) il futuro stabilimento industriale che verrà messo in esercizio nel dicembre 2026 e che darà lavoro ad almeno 400 collaboratori e ad un’ottantina di apprendisti. Una notizia, quella che vi diamo oggi, che di sicuro rallegrerà pure la politica, che aveva chiesto attenzione per le imprese indigene. Detto, fatto. Ma bando alle ciance. Andiamo dunque a scoprire commesse e «vincitori» in rigoroso ordine di assegnazione. Pertanto dall’ultima (risalente agli scorsi giorni) alla prima (primavera 2020).

Viabilità e lavori preliminari

Le opere da impresario costruttore necessarie alla futura viabilità del comparto, inerenti le sottostrutture, sono andate ad un consorzio con capofila la CSC costruzioni SA di Lugano per 22,3 milioni. Gli interventi concernenti le sovrastrutture, invece, nella fattispecie le opere di pavimentazione, saranno realizzati da un consorzio guidato dalla Mancini & Marti SA di Castione (8,7 milioni). Rimangono nel Comune bellinzonese anche le opere da impresario costruttore per i lavori preliminari. Ad aggiudicarsi il concorso (18,4 milioni) è stato il consorzio capeggiato dalla Otto Scerri SA. Per quanto riguarda gli interventi da elettricista/automazione (1,3 milioni) ecco, per contro, che occorre varcare il Ceneri ed arrivare fino a Rivera dalla Bouygues E&S InTec Schweiz AG.

Le aree SAC da preparare

La preparazione delle cosiddette aree SAC si suddivide in due appalti. Il primo (4,3 milioni) è quello per i lavori di genio civile, andato ad un consorzio condotto dalla Casada SA di Malvaglia. L’altro riguarda i lavori forestali (per 859.000 franchi) e se lo è aggiudicato la Fratelli Zanetti SA di Madonna del Piano. Arriviamo ora alla direzione locale dei lavori di genio civile (infrastruttura ferroviaria): 3 milioni ad un consorzio con capofila la Ingegneri SPP SA di Bellinzona. Le prestazioni di specialista in coordinamento di cantiere (1,3 milioni) sono state affidate alla Afry Schweiz AG di Rivera; quelle di coordinamento del progetto lato committente alla Pini Group SA di Lugano (1,3 milioni circa).

Le prestazioni di progettista generale (servizi di ingegneria in merito all’infrastruttura) sono state appaltate, per 4,7 milioni, ad un consorzio che vede in prima fila Anastasi & Partners SA di Locarno. Il compito di «disegnare» il futuro sito spetta, infine, ad un consorzio guidato da Orsi & Associati Sagl di Bellinzona (12,1 milioni, più un incarico diretto il cui ammontare non è stato specificato su Simap).

Investimento record

Per il moderno stabilimento industriale di Castione si prevede un investimento di 580,5 milioni. La parte del leone la fa naturalmente l’edificazione del sito produttivo e dei binari annessi; si tratta di 454,1 milioni così ripartiti: 320,6 finanziati dalle Ferrovie, 120 da Cantone e Città di Bellinzona, mentre i restanti 13,5 costituiscono i finanziamenti supplementari per le opere di interesse comune. Circa 123 milioni saranno destinati all’allacciamento ferroviario ed al deposito TiLo, altri 3,5 milioni in conclusione per la costruzione di un ristorante. Allo stato attuale mancano all’appello appalti per almeno altri 170 milioni di franchi.

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