Il caso

Nuove Officine FFS, modifiche ai piani

Da lunedì prossimo verranno pubblicati alcuni accorgimenti nell'ambito dell'approvazione dei piani - Compensi SAC individuati a Biasca e Bellinzona - Ed impatto ambientale ridotto per favorire i pipistrelli
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
02.05.2023 15:20

Dodici modifiche, non eccezionali, ma che obbligano a ripubblicare la domanda di approvazione dei piani delle nuove Officine FFS che verranno inaugurate a fine 2026 a Castione. Il dossier sarà consultabile da lunedì prossimo (8 maggio) al 6 giugno, con possibilità di inoltrare opposizione all’Ufficio federale dei trasporti limitatamente alle parti del progetto che hanno subito un cambiamento rispetto a quello pubblicato un anno fa. In particolare sono stati individuati a Biasca e a Bellinzona i nuovi compensi delle superfici per l’avvicendamento delle colture (SAC) inizialmente previste a Losone sulla Piana di Arbigo. Terreni che sono in seguito stati accantonati dalle Ferrovie dopo il no vincolante della Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio.

Le lampade e i binari

Non è però l’unica modifica, come detto. Un paio riguardano la viabilità del comparto di Castione, accanto alla ferrovia, dove si insedierà lo stabilimento industriale da 580,5 milioni di franchi. Altrettante concernono l’illuminazione pubblica, in primis con la posa di lampade con temperatura 2.700 K «per ridurre l’impatto luminoso sull’avifauna e sui pipistrelli». Verrà altresì adattato l’impianto di pompaggio verso il fiume Ticino. Ci sono poi gli aspetti riguardanti l’impatto ambientale. Ebbene, verrà ridotto attraverso la realizzazione di un ulteriore filare di alberi da frutto ad alto fusto «nel terreno agricolo adiacente il binario terminale a nord» dell’impianto produttivo, così da indirizzare i pipistrelli «verso nord e il bosco di versante». Altri accorgimenti, infine, riguardano la tecnica ferroviaria.

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