Nuovo incontro fra la Posta e il Governo
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Dopo un primo incontro in ottobre, durante il quale il Governo aveva presentato ai vertici della Posta una lunga serie di rimostranze, oggi a Bellinzona si è svolto un secondo faccia a faccia. Il presidente dell’Esecutivo Christian Vitta – accompagnato da Raffaele De Rosa e Marina Carobbio – ha incontrato il CEO del Gigante giallo Roberto Cirillo e Martina Bellodi, responsabile rete postale Ticino. Al centro del dibattito, una volta di più, è finita la ventina di uffici che l’ex regia federale vorrebbe chiudere o trasformare entro il 2028. Una misura che rientra nella strategia «la Posta di domani», presentata lo scorso anno e che comporterà l’addio a 170 filiali in tutta la Svizzera.
«È stato un incontro interlocutorio durante il quale siamo stati informati sul prosieguo delle discussioni con i Comuni toccati», ha spiegato Vitta al CdT. «Dall’incontro è emerso che con alcuni Enti locali è stato raggiunto un accordo, con altri si sta ancora lavorando, mentre con altri la distanza per trovare una soluzione è maggiore». Una soluzione definitiva, dunque, non c’è ancora. Ecco perché, sottolinea ancora il consigliere di Stato, «abbiamo deciso di fissare un ulteriore incontro prima dell’estate per avere un quadro più chiaro della situazione. Abbiamo auspicato che, in questi dialoghi, ci sia la volontà di trovare delle convergenze e soluzioni reali».
Secondo Vitta, al momento, è prematuro fare un bilancio definitivo: «Ci troviamo ancora in una fase interlocutoria. Siamo chiaramente soddisfatti per dove si è trovata una soluzione, ma le trattative sono ancora in corso». La Posta, dal canto suo, ci ha fatto sapere che continuerà il lavoro di dialogo e scambio con i Comuni interessati.