Bellinzona

Nuovo ospedale alla Saleggina: strada spianata

Preavviso favorevole della Commissione della gestione del Gran Consiglio al credito di 16 milioni di franchi per l’acquisto dei terreni di proprietà di Armasuisse - I fondi dovranno essere bonificati, in virtù della discarica attiva dal 1950 al 1970: si prevedono costi aggiuntivi pari a 11 milioni
Red. Bellinzona
16.03.2021 17:26

L’acquisto dei fondi, in zona Saleggina al confine fra Bellinzona e Giubiasco, di proprietà di Armasuisse per poco più di 16 milioni di franchi, è «il primo indispensabile tassello per un effetto-domino virtuoso per la realizzazione di due progetti strategici fondamentali per il Cantone». Vale a dire l’ospedale regionale e la correzione idraulica e naturalistica del fiume Ticino. Ma non solo.

Si tratta di progetti «strettamente interconnessi» al futuro centro polifunzionale d’istruzione di tiro del Monte Ceneri, alla creazione di una piazza d’esercizio dell’Esercito a Pollegio e alla nuova destinazione dell’ex Infocentro AlpTransit. Insomma, tutti hanno di che guadagnarci. Ne è convinta la Commissione delle finanze e della gestione del Gran Consiglio che oggi ha firmato il rapporto con il quale invita il plenum ad approvare il messaggio.

Secondo i co-relatori Bixio Caprara (PLR), Michele Guerra (Lega), Fiorenzo Dadò (PPD) ed Henrik Bang (PS) l’acquisto delle particelle «favorisce uno sviluppo virtuoso del Cantone anche grazie al coinvolgimento di regioni diverse in una soluzione condivisa». In pratica si tratta di un’operazione win-win, di un mosaico che prevede tre tasselli: la realizzazione del nuovo ospedale regionale (i terreni dovranno essere bonificati: si parla di almeno 11 milioni, costi aggiuntivi che non coprirà Armasuisse, in quanto il risanamento è legato alla discarica attiva dal 1950 al 1970 come anticipato dal CdT la scorsa estate), l’acquisizione del Cantone dell’ex Infocentro di Pollegio (nei cui pressi si sposteranno le attività militari) e la progettazione dei lavori riguardanti la rivitalizzazione del fiume Ticino nell’ambito del Parco fluviale Boschetti-Saleggi. L’iter iniziato nel 2015 sta insomma per entrare nella fase decisiva.