L'appuntamento

Nutrire la mente con altri stimoli, cambiare, guardare «oltre»: è il TEDx

Anche la seconda edizione dell'evento bellinzonese è stata un successo – Sul palco sei relatori provenienti da diversi ambiti ma uniti dalla passione e dalla volontà di non fermarsi alle convinzioni, entro i limiti già noti del presente
© TEDx Bellinzona/Filippo Di Petto
Jenny Covelli
12.12.2024 06:00

Oltre. Guardare, andare, viaggiare: superare i confini delle idee ed esplorare nuove prospettive. Era questo, «Oltre», il tema della seconda edizione di TEDx Bellinzona, che si è svolto ieri sera al Crystal Loft. Uno spazio che ha accolto oltre 400 persone. L’evento, ha ricordato il licenziatario Ivano Dandrea, è andato sold out quasi subito grazie alla sua formula innovativa. «Uno specchio della Bellinzona del domani che vorremmo», ha sottolineato il sindaco della capitale, Mario Branda: «Al passo con i tempi, capace di affrontare le sfide future».

Che ansia

Avanzare oltre l’ansia. Su questo tema si è focalizzato lo psichiatra Michele Mattia. Perché «l’ansia esiste. È un disturbo che colpisce a livello emozionale, non qualcosa che le persone si creano. E si può curare». Ecco perché è importante conoscerlo. Le connessioni, di cui non possiamo più fare a meno, generano un nuovo tipo di ansia. «Non c’è più differenziazione tra l’io-persona e il mezzo, lo smartphone, non riusciamo a liberarcene. Si parla di dipendenza senza sostanze». E un disturbo comporta la perdita del controllo. «La mente non riesce più a filtrare quello che arriva e a distinguere ciò che serve da quello che non è necessario. L’ansia toglie al cervello la capacità di pensare, è un problema neurobiologico». La soluzione? «Disconnettersi dall’iperconnessione. Nutrire la mente con altri stimoli, modificare i comportamenti, affinché aumenti il rapporto fra le persone».

Quando 0 e 1 non bastano più

Comunicare la scienza oltre i laboratori. È questo lo scopo della fisica sperimentale Chiara Decaroli, che ha parlato di quantum computing. «La fisica quantistica è complicata, eppure è affascinante. È un po’ magia», ha spiegato con entusiasmo. Lo stesso entusiasmo che l’ha portata a voler guardare «oltre», all’interno delle cose che osservava nel giardino di casa, nella natura. «Comprendere come si comportano i singoli atomi (che costituiscono il corpo umano e tutto ciò che c’è attorno), isolarli e farli danzare davanti ai nostri occhi alimenta la conoscenza». Ecco perché il quantum computing - che si differenzia dall’informatica tradizionale perché è in grado di processare più soluzioni a un singolo problema - aiuta ad andare «oltre» e può avere «un impatto enorme sulla società civile»: dalla medicina alla farmacia, fino all’energia, la finanza e la logistica.

Cambiamenti virtuosi

Oltre i comportamenti attuali per proteggere il clima, difendendo noi stessi. L’intervento del meteorologo Marco Gaia è partito da lontano: il mondo di nonni e bisnonni paragonato a quello attuale. «Un cambiamento epocale reso possibile dall’intelligenza umana e dall’energia a basso costo». I combustibili fossili consentono di creare tanta energia in pochissimo volume. «Ma al termine del processo di combustione producono CO2, che una volta entrata nell’atmosfera ci rimane per secoli e interagisce negli scambi di energia. La temperatura sale ed è da qui che ha origine il riscaldamento globale». Il cambiamento climatico, spiegato dalla scienza in 50 anni di osservazione. Come andare «oltre»? «Il futuro è nelle nostre mani. Andare verso la decarbonizzazione ci permetterà di lasciare ai nostri nipoti una Svizzera moderatamente - e non estremamente - più calda e siccitosa. Se non riusciamo a decarbonizzare la società, le conseguenze si amplificheranno anno dopo anno». Insomma, dalla scienza arriva un messaggio positivo: si può fare qualcosa per proteggere il clima, anche nella quotidianità.

In alto insieme

Andare oltre per trovare vie nuove e raggiungere alte vette. È questo il messaggio di Alberto Piantoni, CEO di 1000 Miglia Srl. Un dirigente che ha portato nelle aziende in cui ha lavorato gli insegnamenti appresi dalla montagna, sua grande passione. «La montagna è un maestro muto. Non puoi bluffare e devi fidarti dei compagni di cordata, preparare l’itinerario con cura. Una volta in cima, poi, devi già pianificare il ritorno». Come mettere in pratica tutto questo nell’ambiente lavorativo? «Ci vuole passione, senso di responsabilità. Ognuno deve provare a trovare la propria montagna, accoglierne le sfide. Ogni salita offre l’opportunità di scoprire nuove vette». Verso un’AI più «umana» Oltre gli attuali metodi di apprendimento automatico per raggiungere una dimensione più umanistica. La ricercatrice Silvia Quarteroni, dello Swiss Data Science Center, ha parlato di intelligenza artificiale umanista. «Cosa dobbiamo aspettarci dall’AI di domani? Possiamo sfruttare la complementarità e usarla come un ente esterno che ci aiuta negli aspetti del ragionamento “semplici”, oppure puntare a un’espansione degli attuali metodi di apprendimento automatico in una dimensione più umanistica, sfruttando il bagaglio umano».

Un gemello digitale

Oltre le difficoltà per migliorare il sistema sanitario, mettendo al centro il paziente. Sebastiano Caprara, esperto di ingegneria biomedica e digitalizzazione sanitaria, ha portato a TEDx il concetto di «gemello digitale»: la creazione di una copia virtuale della persona, grazie alla condivisione dei dati clinici. «Il monitoraggio continuo (che già molti hanno grazie agli smartwatch) consente la prevenzione. E l’unione dei vari pezzi del puzzle, con simulazioni biomeccaniche, permette di studiare una terapia personalizzata. È una rivoluzione tecnologica alla quale possono partecipare tutti: ricercatori, medici e politica».