Molino Nuovo

Oltre cento appartamenti nel nuovo comparto Vanoni

Alla domanda di costruzione per il nuovo Centro educativo per minorenni si è aggiunta quella per degli stabili residenziali e commerciali – Il progetto prevede anche una terrazza esterna con un bar e un’autorimessa interrata – I lavori dovrebbero durare 3 anni
© CdT/ Chiara Zocchetti
Valentina Coda
13.05.2024 22:00

Sono sempre più marcati i lineamenti del nuovo progetto che sorgerà sul comparto Vanoni a Molino Nuovo, tra via Bagutti e via Simen. A una prima domanda di costruzione per l’edificazione del Centro educativo per minorenni (CEM) depositata all’inizio di quest’anno, negli scorsi giorni si è aggiunta quella per un centro residenziale-commerciale con oltre cento appartamenti.

Quarantuno di qui, ottanta di là

Sullo storico terreno di proprietà della Fondazione Vanoni sorgeranno quindi quattro stabili (uno, però, non è oggetto della recente procedura edilizia). Il primo, dedicato ai ragazzi vulnerabili (l’età varia dai 7 ai 19 anni), prenderà il posto del vecchio stabile dell’ex Caritas che si affaccia tra via Bagutti e via Simen. Sul lato di via Simen, invece, verrà edificato un blocco con quarantuno appartamenti. Infine, via Bagutti vedrà sorgere l’edificio più grande con ben ottanta appartamenti (saranno sedici per piano) di piccole-medie dimensioni e degli uffici. Il progetto, inoltre, prevede anche la realizzazione di una terrazza esterna con sedici posti, un bar e un’autorimessa interrata al centro del comparto. Parliamo di un totale di 204 posteggi per l’intero complesso, di cui 198 nell’autorimessa e tre piccole aree di posteggio esterne. I lavori, stando alla relazione tecnica, dovrebbero durare tre anni.

Più posti

Diversi anni fa, lo ricordiamo, i giovani vulnerabili sono stati trasferiti in un edificio ad hoc perché la vecchia struttura era inadatta agli attuali standard d’accoglienza abitativa e educativa. I disegni per la nuova sede nel comparto Vanoni – a oltre tre anni dalla demolizione dell’Istituto Vanoni – prevedono un aumento della capacità d’accoglienza fino a trentacinque posti in internato (residenziali), sei in livello progressivo e infine dodici diurni. Lo stabile avrà un utilizzo misto con cucine, uffici, sale riunioni, locali di incontro, soggiorni e camere per visitatori. Più nel dettaglio, all’interno del Centro educativo per minorenni, i giovani potranno essere accolti in un contesto residenziale (anche sette giorni su sette), con un percorso di presa a carico parziale (esternato) e con la possibilità di continuare fino ai 20 anni con un progetto di progressiva autonomia in un appartamento esterno al CEM. L’obiettivo principale della Fondazione è comunque il rientro dei giovani in famiglia.

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