La frana

«Ora Coira deve intervenire»

Dopo il terzo scoscendimento in meno di un anno le autorità sono tornate a bussare alla porta del Cantone - La strada, intanto, riaprirà verso le 17.30
© Rescue Media
Alan Del Don
24.09.2023 14:06

Stavolta l'isolamento è durato meno dei recenti precedenti, tuttavia la strada della Valle Calanca è rimasta di nuovo chiusa per una frana. È la terza volta in meno di un anno. I circa 180 metri cubi di materiale finiti sulla carreggiata nelle prime ore di ieri hanno bloccato la circolazione fino a Buseno per mezza giornata. E fino a Rossa per un giorno. La strada riaprirà nel tardo pomeriggio di oggi, verso le 17.30, dopo il via libera del geologo cantonale.

Pressing sul Governo

Le autorità sono nel frattempo tornate a chiedere a Coira degli interventi urgenti. Come abbiamo riferito lo scorso 1. luglio, il Cantone sta eseguendo delle analisi approfondite. Se ne saprà di più entro la fine dell’anno, a conclusione della valutazione del rischio da parte del geologo cantonale e dei preposti uffici. Nella risposta data all’interpellanza inoltrata da una sessantina di granconsiglieri (prima firmataria la vicesindaca di Buseno Rosanna Spagnolatti) il Governo sottolineava che è «impossibile identificare in anticipo tutti i punti pericolosi».

Le ipotesi sul tavolo

Secondo l’Esecutivo cantonale retico, infatti, nei luoghi in cui vi sono rischi elevati «vengono presi in considerazione diversi provvedimenti. Oltre alla sorveglianza periodica del punto pericoloso può avvenire un intervento consistente nella rimozione o nel brillamento di masse di roccia instabili. A seconda della situazione può essere considerata la realizzazione di opere di protezione (reti di protezione contro la caduta di massi, valli di protezione, gallerie artificiali o gallerie). In determinate condizioni può essere indispensabile anche lo spostamento della strada cantonale, come avvenuto a sud-ovest di Selma. A seguito delle indagini in corso non è ancora possibile esprimersi in merito a progetti concreti per l’incremento della sicurezza della circolazione».

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