Sviluppi

Ora Sorengo deve correre per acquistare la Cisterna

A oltre un anno dal fallimento della SA proprietaria dei terreni, c’è l’accordo tra i creditori di quest’ultima e il Municipio per l’acquisto entro metà dicembre per 1,6 milioni – L’Esecutivo: «Prezzo proponibile e raccomandabile»
La Cisterna è in disuso ormai da qualche anno. ©Gabriele Putzu
Federico Storni
15.11.2022 06:00

Si sta per scrivere un nuovo capitolo nella complicata seconda vita della Cisterna di Sorengo, l’ex centro sportivo di Credit Suisse chiuso dalla banca nel 2008 e da allora alla ricerca di una nuova identità. Il Comune intende infatti acquistarlo per 1,6 milioni di franchi. Bisognerà però correre un po’, almeno dal punto di vista dei tempi tecnici della politica: Il Consiglio comunale deve dire sì entro un mese, e la decisione poi crescere in giudicato, altrimenti potrebbe saltare l’accordo con i creditori dalla fallita SA proprietaria dei terreni.

Dove eravamo rimasti

L’ipotesi che i terreni potessero finire in mano al Comune si era fatta concreta a inizio estate 2021, quando nella procedura di fallimento della SA (pronunciato qualche mese prima), l’Ufficio fallimenti di Lugano aveva indicato che «i beni della massa fallimentare (ndr.: i due terreni che compongono la Cisterna) saranno realizzati, a giudizio dell’Ufficio, a mezzo pubblico incanto o tramite trattative private». Ed è questa la via che ha percorso il Municipio di Sorengo, come si legge nel messaggio sottoposto al Consiglio comunale negli scorsi giorni: «Assodata l’apertura dei creditori della SA verso il perseguimento di tale soluzione, sotto l’egida dell’Ufficio dei fallimenti si sono svolte le trattative che hanno condotto a convergere in direzione di una transazione diretta per 1,6 milioni di franchi». Un prezzo che l’Esecutivo giudica «proponibile e raccomandabile», anche perché il valore di stima ufficiale dei terreni è superiore a 2,1 milioni di franchi. Informalmente il Municipio ha già anche interpellato i membri della Commissione della gestione, e la decisione di provare ad acquistare i terreni è descritta come «unanime»: «Il Municipio ritiene che la prospettata transazione rappresenti la via più ponderata, rapida e con maggiori certezze per finalmente chiudere un capitolo aperto da tre decenni e intraprendere una pianificazione territoriale, immobiliare e finanziaria su una base solida e senza le incertezze che sarebbero comunque costituite dall’intervento di nuovi proprietari in questo centrale comparto».

A tal proposito è bene ricordare brevemente la storia della Cisterna, in quanto il Municipio è già rimasto scottato in passato. Credit Suisse aveva cominciato a cercare senza successo acquirenti per il centro nel 2003 (nel 2005 il Legislativo di Sorengo l’aveva rifiutato) e nel 2010 la Cisterna era stata infine donata a Lugano Turismo, ma il Comune di Sorengo si era opposto. Ne era nato un accordo poi però respinto di nuovo in Consiglio comunale nel 2011. La Cisterna era allora stata venduta privatamente nel 2013 a una SA del Luganese, la quale nel 2017 aveva svelato un progetto per tramutare i suoi 18.000 metri quadrati in un centro per la produzione e la preparazione di spettacoli, in particolare di musica, teatro e danza. Centro che si immaginava complementare al LAC. Tutto ciò con il sostegno del Comune, chiamato a cambiare il Piano regolatore (PR) dell’area. Cosa fatta dal Consiglio comunale, ma poi la SA aveva vissuto dei primi problemi finanziari e il Legislativo aveva revocato la variante di PR. Contro queste procedure erano inoltre poi stati inoltrati ricorsi.

Ai contenuti si penserà poi

L’acquisto dei terreni da parte del Comune risolverebbe verosimilmente anche questo ginepraio pianificatorio, permettendo di ricominciare da zero. V’è da dire, però, che al momento non ci sono progetti concreti che riguardano la Cisterna, se non l’intenzione di rendere fruibili quanto prima i posteggi. Il Municipio: «La definizione del comparto a medio-lungo termine sarà oggetto di successive riflessioni e ponderazioni che dovranno conciliare gli aspetti territoriali, le esigenze della riorganizzazione del parco immobiliare del Comune (con particolare riferimento alla strutture scolastiche, educative e di tempo libero) e la pianificazione degli investimenti». E, una volta deciso cosa inserirvi, si dovrà procedere a una nuova variante di PR, in quanto ora l’area è vincolata all’uso per un centro ricreativo privato.

Ma questo è discorso del futuro. Il presente si scriverà il 13 dicembre, quando il Consiglio comunale di Sorengo dovrà decidere se acquistare o no la Cisterna. La speranza del Municipio è che la terza volta sia quella buona.

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