Ordigno inesploso a Bironico: terminate le operazioni di recupero e disinnesco

Sono terminate attorno alle 17, a Bironico, le operazioni di recupero e disinnesco di un proiettile inesploso emerso ieri da un cantiere edile. La scoperta, si legge in un comunicato diffuso dalla Polizia cantonale, è avvenuta poco dopo le 8, in un cantiere per la ristrutturazione di un'abitazione in via Cruseta: un proiettile di cannone militare inesploso e di non recente produzione (modello 1917).
Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia cantonale e, in supporto, della Polizia del Vedeggio, della Polizia dei trasporti, della Polizia militare nonché i militi della Protezione civile. La zona è stata messa da subito in sicurezza e delimitata. Parallelamente si è proceduto con la chiusura parziale al traffico dell'area interessata. Nel corso della giornata odierna, a seguito anche delle valutazioni e degli approfondimenti da parte degli esperti del comando KAMIR (il servizio specializzato dell'Esercito svizzero per l'eliminazione delle munizioni inesplose e lo sminamento), sono quindi state adottate ulteriori misure.

Prima, l'evacuazione a titolo precauzionale delle persone residenti nelle vicinanze del luogo del ritrovamento (ne avevamo parlato qui), mentre - durante la fase di neutralizzazione dell'inesploso - è stato reso inaccessibile un perimetro più esteso invitando i residenti a evitare gli spostamenti.
Le operazioni – ci ha spiegato il sindaco di Monteceneri Pietro Solcà – sono iniziate attorno alle 16.30. «Sono state evacuate un centinaio di persone. Per chi non fosse stato in grado di trovare una situazione alternativa fino alla fine delle operazioni, per esempio da amici o parenti, è stato messo a disposizione il Centro diurno di Rivera. Ma non è stato necessario utilizzarlo».
Tutto, hanno fatto sapere le autorità, è andato bene. Le operazioni si sono concluse intorno alle 17.00, quando il proiettile di cannone militare è stato recuperato dagli esperti del comando KAMIR e trasportato in un luogo sicuro per essere eliminato, ha spiegato la Polizia cantonale.
