Ormai è Biasca la "bianca"
BIASCA - Disagi legati alla neve: dopo Bellinzona anche Biasca corre ai ripari. Il Municipio del Borgo da questo inverno adotterà delle misure, a livello organizzativo e gestionale, per migliorare il servizio e rispondere così in modo più efficiente qualora si ripetesse la precipitazione record dell'11 dicembre 2017. Eh sì, perché tutto parte proprio da quanto successe quasi un anno fa. Sia nella Turrita sia in Riviera quella data ha fatto da spartiacque tra il prima e il dopo. Allora l'intervento non era stato propriamente perfetto, per usare un eufemismo, suscitando qualche malumore tra la popolazione. Strano a dirsi, ma fra i tanti problemi che ci possono essere in un Comune, quello legato alle nevicate è sicuramente sul podio nell'ottica degli abitanti. I quali chiedono che i marciapiedi e le strade siano puliti rapidamente come se quanto sceso dal cielo potesse essere spazzato via con un semplice colpo di bacchetta magica.
Comprensorio di 42 chilometri
«Nient'altro che del bianco a cui badare», sosteneva il poeta francese Arthur Rimbaud. Siccome non si può fare affidamento esclusivamente sul sole per eliminare la neve, occorre essere pronti alla bisogna. E Biasca (il cui comprensorio è di 42 chilometri), almeno sulla carta, ora dovrebbe esserlo. Il primo accorgimento introdotto è la revisione tariffale. In secondo luogo si è proceduto alla ridefinizione dei lotti. La terza misura studiata riguarda lo spargimento del sale. Infine, l'ultimo provvedimento che entrerà presto in vigore: l'installazione di un silos per lo stoccaggio del sale nei pressi dell'ecocentro comunale.
Bellinzona: acquistati i GPS
Intanto prosegue la messa in atto delle disposizioni della Città di Bellinzona, di cui abbiamo riferito nell'edizione del 19 ottobre. Tra le misure previste, ricordiamo, ci sono l'istituzione di un coordinamento specifico, il potenziamento dei mezzi a disposizione, l'ampliamento dei compiti affidati agli appaltatori, nuovi silos per il sale e pure un manuale procedurale. È intanto confermato il monitoraggio degli spazzaneve tramite GPS. Un primo blocco di una quarantina di esemplari è stato acquistato con una spesa di circa 8-9.000 franchi. Saranno installati principalmente sui mezzi degli appaltatori esterni. «Si tratta di monitorare il rispetto delle priorità e di migliorare il servizio», spiega al CdT il capodicastero Opere pubbliche Christian Paglia escludendo, a specifica domanda, che lo scopo principale sia quello di controllare i collaboratori. Gli appalti sono stati suddivisi in zone, ognuna con una mappa indicante il grado di priorità delle strade.