Ospedale Italiano: 250 posteggi

Dopo due anni di lavori il nuovo autosilo aprirà al pubblico in settembre
Giorgia Reclari
22.07.2016 05:24

LUGANO - Si stanno rifinendo gli ultimi dettagli e poi alla fine di luglio il nuovo autosilo dell'Ospedale Italiano di Lugano sarà consegnato all'Ente ospedaliero cantonale. L'apertura al pubblico è in programma per settembre, dopo un mese di «rodaggio» in cui sarà testato il funzionamento, come conferma l'architetto Walter Giovanzana, presidente dell'Associazione Ospedale Italiano (AOIL) e dell'Associazione Italiana di Lugano per gli anziani (AILA), gli enti che ne hanno finanziato la realizzazione costata oltre 9 milioni. Saranno 250 i posti auto, divisi su cinque piani, a disposizione nel nuovo edificio che svetta vicino al nosocomio. Di questi, 100 saranno messi a disposizione della vicina università, gli altri saranno destinati ai dipendenti e ai visitatori. «Per garantire una maggiore disponibilità, i parcheggi non saranno assegnati ai possessori di abbonamenti, ma saranno tutti liberi» assicura Giovanzana. La realizzazione del progetto, ideato dal consorzio di architetti ATA&ARL: Architetti Tibiletti Associati e Architetto Remo Leuzinger, è durata circa due anni.Rimane ora da terminare il piano terra, diviso in due ali di circa 400 metri quadrati l'una, a destinazione commerciale. La prima sarà pronta per gennaio 2017, la seconda in primavera. «Siamo già in contatto con alcune attività (in prevalenza legate all'ambito sanitario) interessate ad affittare gli spazi» spiega Giovanzana.Ma l'autosilo non è l'unico regalo che l'Associazione ha voluto fare al «suo» Ospedale. Grazie a una donazione (di addirittura 300.000 franchi, a opera di Giuseppina Ravetta) all'Ente Ospedaliero Cantonale, è stata creata una nuova sala operatoria, che si è aggiunta alle due presenti inizialmente, in modo da meglio far fronte alle emergenze. La nuova struttura è stata ultimata ed è già operativa, ma sarà inaugurata ufficialmente in settembre.I cantieri all'Italiano non finiscono qui: è in corso anche la realizzazione della cosiddetta «terza tappa» dell'ampliamento promosso dall'EOC per far fronte al costante aumento dei pazienti. Dopo i lavori il numero dei letti salirà da 60 a 84.