Il caso

«Ottimizzare l'utilizzo della Gottardo Arena tutto l'anno»

Il progetto di aggregazione fra Quinto e Prato, improntato sulla promozione del comprensorio quale zona privilegiata per le famiglie, auspica inoltre un’area di svago per far vivere maggiormente la pista dell’HCAP
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
21.07.2023 06:00

Incentivare la collaborazione «con altri attori presenti sul territorio, segnatamente l’ente autonomo Parco multifunzionale Ambrì Piotta o lo stesso Hockey club, per promuovere una serie di nuove iniziative in campo culturale e sportivo che permettano anche di ottimizzare l’utilizzo della Gottardo Arena sull’arco dell’intero anno». C’è anche lo sviluppo della zona di svago attorno allo stadio multifunzionale dell’HCAP fra le idee principali del progetto di aggregazione fra Quinto e Prato Leventina, i cui cittadini si esprimeranno in votazione consultiva il prossimo 26 novembre. La pista biancoblù rappresenta «un centro per attività non solo legate» al disco su ghiaccio, in quanto all’interno e all’esterno della stessa, ad esempio sul campo d’aviazione, è «possibile organizzare eventi e manifestazioni di vario genere».

Attirare nuove aziende

La libertà di «interpretare questa unione come un primo passo verso uno scenario da completare quando tempi ed intenti dell’Alta Leventina intera saranno maturi». Fuor di burocratese: per dar vita ad un Comune unico di quasi 3.500 abitanti e 1.800 posti di lavoro. Nelle ultime frasi del rapporto di studio di 57 pagine sul progetto di aggregazione, i Municipi di Quinto e di Prato hanno voluto tenere aperta la porta nei confronti degli enti locali di Airolo, Bedretto e Dalpe che - per motivi diversi - hanno preferito al momento continuare a camminare con le proprie gambe. E allora ecco che la probabilissima unione fra chi, invece, ha deciso che non bisognava più aspettare, potrà in futuro essere da esempio per il distretto più a nord del Ticino. In poco più di un anno Quinto e Prato Leventina sono passati dal presentare l’istanza al Governo (31 maggio 2022) all’approvazione, da parte di quest’ultimo, del rapporto elaborato dalla speciale commissione (5 luglio scorso). Si va verso un’aggregazione sprint, alla pari di quella fra Bodio e Giornico.

Il nascituro ente locale dell’alta valle conterà circa 1.350 abitanti (nell’ultimo ventennio il calo demografico è stato superiore al 10%): «Uno degli obiettivi sarà di frenare e se possibile invertire la tendenza al progressivo spopolamento in atto». La maggior parte degli abitanti ha più di 65 anni, mentre i giovani fino ai 19 anni sono pochi. Nei due paesi (che hanno un debito pubblico di oltre 10 milioni) si contano complessivamente quasi 650 posti di lavoro. Il settore trainante è il terziario con oltre il 60% degli addetti. Il moltiplicatore previsto è del 90%. L’Esecutivo sarà composto da cinque membri, il Legislativo da 21 (possibili i circondari).

Mettere in rete le strutture

Tre le aree chiave individuate: territorio (salvaguardia e promozione delle risorse rinnovabili), famiglia (quale luogo ideale per risiedere) e lavoro (vocazione turistica e sportiva della regione, in primis). «Il nuovo Comune potrebbe assumere funzioni di promozione, coordinamento, governance, oltre alla capacità di stimolare relazioni e di creare valore aggiunto dalle eccellenze del territorio», si specifica. L’unione, per capirci, dovrà fungere da stimolo per rilanciare il comprensorio innanzitutto quale destinazione turistica. Le attrazioni e le strutture ricettive «andranno messe in rete (...) affinché possano portare beneficio» al distretto.

Del potenziale è inoltre insito nella zona industriale-artigianale presente sulla Piana di Ambrì: «Questa attività ha già oggi una certa importanza e dovrà essere valorizzata ulteriormente. L’ottica è di migliorare la qualità dell’area per attirare nuove industrie innovative e attente alla sostenibilità ambientale. Non va inoltre dimenticata l’importanza del settore primario». Come detto, si sta pensando di far «vivere» ancora maggiormente la Gottardo Arena attraverso una zona di svago, ossia alcuni elementi di arredo urbano e sportivo da posare nell’area fra la pista e l’elibase, che consentano di convogliare la popolazione «per rigenerarsi e divertirsi». L’investimento? «Potrebbe essere importante».

Il manager territoriale

Alla luce di quanto illustrato, secondo i Municipi occorre introdurre la figura di «manager territoriale dell’Alta Leventina». Una persona che si occupi della promozione della regione sia in Ticino sia oltre Gottardo. E ciò non solamente focalizzandosi sul turismo, ma ampliando il discorso anche al «potenziale di sviluppo residenziale e industriale-artigianale».

Alle urne per il nome

Dopo aver vagliato diverse ipotesi, la Commissione di studio ha scelto «Quinto», essendo un nome rispettoso dei «criteri valutati, tanto da un profilo storico che economico-sociale». Il Legislativo di Prato Leventina ha tuttavia chiesto di sottoporre al voto - il prossimo 26 novembre - anche la denominazione del nuovo ente locale. I Municipi si sono detti d’accordo, idem il Consiglio di Stato. Le alternative sono due: Quinto o Quinto-Prato. L’aggregazione godrà di un sostegno finanziario cantonale di 1,7 milioni, con un possibile aiuto complementare fino a mezzo milione di franchi.

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