Balerna

Palazzine di Botta in bilico tra addio e arrivederci

Il Municipio ha revocato la licenza edilizia rilasciata al progetto dell’archistar (presentato nel 2013) che mirava a costruire tre edifici con un totale di 36 appartamenti dietro Villa Vescovile - Ma i promotori del piano immobiliare hanno inoltrato un ricorso e il futuro del terreno è tuttora ignoto
Sul terreno dietro Villa Vescovile qualche opera preliminare al cantiere è stata eseguita.  © CdT/Gabriele Putzu
Lidia Travaini
04.02.2021 06:00

Quel progetto di Mario Botta non s’ha da fare. O meglio, non più. O forse sì. Vi abbiamo più confusi o incuriositi?

Siamo a Balerna. In pieno centro, dove sorge la storica (e nota) Villa Vescovile. Il progetto di cui parliamo oggi non riguarda però la villa, ma la zona verde che la circonda. Il terreno collinare retrostante l’edificio è infatti al centro di un progetto edilizio il cui obiettivo è la costruzione di 3 palazzine che dovrebbero ospitare un totale di 36 appartamenti e 68 parcheggi. Si chiamerebbero Residenza Belvedere. Il progetto può essere definito annoso, visto che è stato presentato nel 2013. Prevedeva un investimento di 16 milioni di franchi e portava la firma dall’archistar Mario Botta.

Quella gru solitaria

L’inizio del cantiere è stato annunciato più volte - a un certo punto è anche comparsa una gru e sono state fatte alcune opere preliminari - ma i lavori non sono mai davvero partiti. Nemmeno la scorsa primavera, quando per l’ennesima volta sembrava che i tempi fossero maturi. In quell’occasione a frenare il progetto - ci era stato detto - era stato il coronavirus.

Permesso contestato

Oggi una sola cosa sembra essere certa. Il cantiere non partirà a breve. Perché? Perché il Municipio ha revocato la licenza edilizia concessa ai promotori del disegno. Per l’Esecutivo guidato la Luca Pagani il progetto è quindi definitivamente musica del passato. Insieme alla revoca della licenza ai promotori sarebbe stato chiesto di sistemare il terreno come era prima delle opere preliminari.

Per i promotori non è però tempo per i metaforici titoli di coda. Contro la decisione presa alla fine dello scorso anno dal Municipio hanno quindi inoltrato un ricorso. E il contenzioso è tuttora aperto.

Una strada tortuosa

Se c’è un aggettivo adatto per questo progetto, questo è «travagliato». Sin dalla sua presentazione il piano ha infatti imboccato una strada tortuosa, fatta di critiche, opposizioni e raccolte di firme (riguardanti anche l’angusta stradina che conduce al terreno).

Futuro incerto

L’area nel recente passato ha fatto parlare di sé anche per un altro motivo: Villa Vescovile. L’edificio necessita una ristrutturazione e attende un progetto che ne permetta il rilancio. È stato in lizza anche per ospitare il Museo cantonale di storia naturale, ma senza spuntarla.