Locarno

PalExpo, il 2025 sarà l'anno decisivo

Sul tavolo rimangono la ristrutturazione con risanamento dell’edificio esistente o la costruzione di uno stabile ex novo in sinergia con altri progetti promossi dal Cantone
Il palazzetto è stato rimesso in sesto dopo la grandinata del 2023 così da poter ospitare le proiezioni del Festival Locarno 77. © CdT/Gabriele Putzu
Spartaco De Bernardi
27.12.2024 22:00

Sala di proiezioni per il Locarno Film Festival, spazio per concerti, eventi ed esposizioni, centro congressuale ed anche luogo per allenamenti e manifestazioni sportive. Dire che il PalExpo (ex Fevi)è una struttura polivalente è poco. Lo sarà anche in futuro? Tutto dipenderà dalla scelta che il Municipio promette di compiere nel corso del 2025. Gli studi in corso hanno infatti permesso di raccogliere informazioni cruciali riguardo al posizionamento del progetto nel mercato di riferimento», evidenzia l’Esecutivo cittadino nel Piano finanziario 2025-2028 che per quanto riguarda le opere amplia l’orizzonte temporale fino al 2032. Gli studi hanno anche permesso di valutare l’impatto finanziario degli investimenti, considerando vari scenari di sviluppo basati su progetti di fattibilità. È stata condotta un’analisi approfondita dei costi e ricavi della struttura. E ciò facendo in particolare riferimento allo scenario che prevede una nuova edificazione. L’altra ipotesi sul tavolo è quella che prevede la ristrutturazione con risanamento dell’edificio dopo quello eseguito per riparare gli ingenti danni causati dall’eccezionale grandinata dell’agosto 2023. Un terzo livello di analisi è poi quello relativo alla governance della gestione della struttura, anche in rapporto ai possibili modelli di finanziamento.

Collaborazione con altre iniziative

Nelle riflessioni compiute sulle sorti del PalExpo l’Esecutivo cittadino ha valutato anche le possibili sinergie con altri progetti che si stanno sviluppando nel comparto. Su tutti quello a cui sta lavorando il Cantone per l’edificazione di una palestra tripla - il Municipio la vorrebbe invece quadrupla - sull’attuale campo di calcio a lato del palazzetto. «Un’operazione - sottolinea l’Esecutivo cittadino - che potrebbe portare a sinergie operative, oltre che di contenuto. Infatti con una palestra quadrupla si potrebbe realizzare un Palazzetto dello sport regionale, inserendovi la pista di atletica e liberando così il PalExpo da questi contenuti». Ciò faciliterebbe l’uso del PalExpo per eventi e congressi.

Occorre una strategia regionale

Questo scenario indica chiaramente che la futura offerta del PalExpo «non deve essere concepita come un'attività isolata a livello locale, ma piuttosto come parte di una strategia regionale e forse anche cantonale integrata», osserva ancora l’Esecutivo cittadino, il quale, proprio perché questa prospettiva richiede una visione strategica a livello regionale, ha avviato un tavolo di coordinamento gestito dall’Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese e Vallemaggia e del quale fanno parte anche l’Organizzazione turistica regionale ed il Borgo di Ascona. Al momento, come detto, tutti gli scenari restano aperti: dalla ristrutturazione dell’attuale edificio alla costruzione di un nuovo palazzetto. Tenuto conto degli indirizzi che tutta la regione vorrà darsi dal punto di vista turistico, congressuale e degli eventi, ribadisce il Municipio, la scelta dello scenario migliore cadrà l’anno prossimo.

Centro città, traguardo in vista

E sempre nel 2025, segnatamente nel mese di settembre, è prevista la consegna del progetto definitivo per la valorizzazione del centro urbano di Locarno. Denominato «La nouvelle belle époque» il progetto interessa un comparto che si estende su quasi 50.000 metri quadrati ed è contraddistinto da piazze, strade e giardini dalle caratteristiche molto differenti. Gli interventi in fase di affinamento, si focalizzano in modo chiaro «sulla valorizzazione delle peculiarità delle singole aree, conservando gli elementi di maggior pregio e qualità, ma con una rilettura in chiave moderna, soprattutto applicando i principi della mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici (isole di calore) e del principio della città spugna, con una gestione adeguata delle acque meteoriche» rileva ancora Palazzo Marcacci, che a tal proposto cita, ad esempio, i 220 alberi in più che verranno messi a dimora, la forte riduzione delle superfici asfaltate a favore di pavimentazioni permeabili e la presenza di spazi d’acqua o fontane, distribuiti nelle differenti zone. Il preventivo di massima allestito per questo progetto fa stato di un costo complessivo di circa 20 milioni di franchi, per cui una sua esecuzione a tappe diventa inevitabile, sia per motivi finanziari, sia a causa di esigenze tecniche e di gestione degli spazi pubblici durante le fasi del cantiere.