Porta Ovest

Palla a Vezia per il semisvincolo

Il Consiglio comunale chiamato a decidere se finanziare o meno l’apertura al traffico della rampa realizzata nell’ambito del cantiere AlpTransit - Per il Municipio è un’opera decisiva per sgravare le strade che transitano per il Comune dal traffico parassitario
© CdT/Gabriele Putzu
Federico Storni
22.10.2024 06:00

Il Gran Consiglio un mesetto fa ha stanziato i fondi necessari per realizzare la cosiddetta Porta Ovest, ovvero per la riqualificazione delle bretelle autostradali che collegano la valle del Vedeggio a Massagno e Lugano. Un’opera importante, che interessa una vasta area e che è praticamente pronta per andare in cantiere, anche se c’è chi invita a frenare. Al suo interno, più per opportunità che per altro, vi è anche la riqualificazione della rampa usata per accedere all’area di cantiere AlpTransit affinché possa essere utilizzata come una bretella d’accesso alla zone industriale di Vezia. «L’opera - scriveva il Consiglio di Stato - non riveste carattere di interesse regionale». Tuttavia, «vista la preesistenza e l’eccezionalità delle interfacce con il progetto cantonale, il Cantone e il Comune di Vezia hanno pattuito l’assunzione paritetica al 50% dei costi». E se il Cantone la sua parte l’ha sbloccata, ora tocca a Vezia fare altrettanto: il relativo messaggio municipale è stato pubblicato negli scorsi giorni.

Perché il Municipio lo vuole

I consiglieri comunali di Vezia sono dunque chiamati a esprimersi su questo singolo punto della Porta Ovest, e non sul progetto nella sua interezza, stanziando al contempo la quota parte di 450.000 franchi necessaria per i lavori. A mente del Municipio l’opera è fondamentale per combattere il traffico parassitario: nella zona industriale hanno sede «imprese di costruzioni, aziende di scavi e trattamento di inerti, carpentieri-copritetto, falegnami, ma anche di spazi per attività amministrative, economiche e di servizi. Tutte queste attività generano un notevole traffico: addetti, clienti e trasporti di materiale con automezzi anche pesanti, che hanno tutti la necessità di buoni collegamenti viari». Collegamenti che allo stato attuale sono carenti e causano fastidi alla popolazione di Vezia. «I pochi accessi dovuti alla cesura fra la parte collinare e la pianura - separati da ferrovia e autostrada - non sono soddisfacenti: tutte le strade sono interessate da un traffico parassitario indesiderato e fastidioso per i residenti di una densa zona abitativa, che si propaga per tutta la regione adiacente; gli utenti sono invece confrontati con strade dal calibro limitato e curve strette, difficoltà di incrocio e lunghi tempi di percorrenza». Una situazione destinata inoltre a peggiorare da questo punto di vista, perché se la zona industriale è da tempo satura, nei pressi l’OTAF sta restaurando la masseria Gerbone, cosa che oltre a recuperare uno storico edificio genererà ulteriore traffico.

Vantaggi per la sicurezza

In questo senso, per il Municipio di Vezia il prospettato semisvincolo è manna dal cielo, una soluzione attesa da anni. Con esso l’accesso alla zona industriale avverrà dall’autostrada e le strade che attraversano il comune ne saranno sgravate. Vi sarebbero poi «benefici importanti» anche per i Comuni del comprensorio («per la notevole diminuzione del traffico parassitario») e dal punto di vista della sicurezza. Le FFS e gli enti di primo soccorso, ad esempio, vedono di buon occhio l’opera perché rende più facile l’intervento in caso di emergenze. Ora tocca al Consiglio comunale approvare o respingere, probabilmente già entro fine anno. Dovesse dire «no», è possibile che il semisvincolo non si farà.