Salute

«Paracetamol Challenge»: in Ticino nessun allarme

La nuova sfida che spopola su TikTok preoccupa le autorità di Vaud e Giura, mentre nel nostro cantone la richiesta di Dafalgan e simili non ha subito impennate – Ne parliamo con il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini
© CdT/Chiara Zocchetti

Ingerire grandi quantità di paracetamolo per essere ricoverati in ospedale e vedere chi vi resta il più a lungo possibile. Eccola, la nuova sfida che spopola su TikTok. In particolare, tra gli adolescenti americani. I media statunitensi riferiscono della morte di un undicenne.

Ma la cosiddetta Paracetamol Challenge potrebbe arrivare anche in Svizzera. O, forse, è già arrivata. Il pericolo è stato preso sul serio dai medici cantonali di Vaud e Giura, che hanno diffuso un comunicato allo scopo di «mettere in guardia la popolazione contro i pericoli di un abuso di paracetamolo». Il Dafalgan, per intenderci.

Detto di Vaud e Giura, e della preoccupazione – crescente – nella Svizzera romanda, com’è la situazione in Ticino? Lo abbiamo chiesto al farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. Il quale, a mo’ di premessa, spiega: «Più si parla di queste cose e peggio è, a mio avviso. Non voglio criticare i colleghi, né tantomeno i media. Il caso specifico, tuttavia, mi ricorda quanto accadde a suo tempo con il Makatussin». Anni fa, in effetti, tra i giovanissimi si era diffusa la moda di «sballarsi» con questo sciroppo per la tosse, complice la presenza di codeina. Allora era stato puntato il dito contro i media, rei di aver amplificato una tendenza.

Se l’allarme scatta troppo preventivamente, c’è il rischio di creare il problema. Non di prevenirlo
Giovan Maria Zanini, farmacista cantonale

Zanini, concretamente, non ha notato un’eccessiva richiesta di paracetamolo nelle nostre farmacie. Di qui l’invito a non lasciarsi andare a facili allarmismi. «Se l’allarme scatta troppo preventivamente, c’è il rischio di creare il problema. Non di prevenirlo».

Se è vero che in Ticino, al momento, la situazione è tranquilla, le intossicazioni da paracetamolo – accidentali o volontarie – sono comunque frequenti in Svizzera. Perfino molto frequenti. «Quasi ogni giorno» ribadisce Zanini. «D’altro canto, il paracetamolo è una sostanza estremamente diffusa, ottenibile senza ricetta medica anche se in quantitativi limitati». Una sostanza, in ogni caso, tutto fuorché innocua: «Se altodosata – ribadisce il nostro interlocutore – può dare intossicazioni molto serie, portando in alcuni casi estremi anche alla morte».

Nel 2023, secondo gli ultimi dati a disposizione, a livello nazionale ci sono state otto intossicazioni gravi, una trentina di intossicazioni di gravità media, circa duecento di bassa gravità e altri duecento casi di consumo eccessivo ma asintomatico. Parliamo, in totale, di 5-600 casi fra bambini e adulti. «I più piccoli vengono in contatto con il paracetamolo accidentalmente, scambiando le pastiglie per caramelle, gli adulti invece spesso esagerano con la somministrazione ritenendo questo farmaco innocuo».

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