«Paracetamol Challenge»: in Ticino nessun allarme
Ingerire grandi quantità di paracetamolo per essere ricoverati in ospedale e vedere chi vi resta il più a lungo possibile. Eccola, la nuova sfida che spopola su TikTok. In particolare, tra gli adolescenti americani. I media statunitensi riferiscono della morte di un undicenne.
Ma la cosiddetta Paracetamol Challenge potrebbe arrivare anche in Svizzera. O, forse, è già arrivata. Il pericolo è stato preso sul serio dai medici cantonali di Vaud e Giura, che hanno diffuso un comunicato allo scopo di «mettere in guardia la popolazione contro i pericoli di un abuso di paracetamolo». Il Dafalgan, per intenderci.
Detto di Vaud e Giura, e della preoccupazione – crescente – nella Svizzera romanda, com’è la situazione in Ticino? Lo abbiamo chiesto al farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. Il quale, a mo’ di premessa, spiega: «Più si parla di queste cose e peggio è, a mio avviso. Non voglio criticare i colleghi, né tantomeno i media. Il caso specifico, tuttavia, mi ricorda quanto accadde a suo tempo con il Makatussin». Anni fa, in effetti, tra i giovanissimi si era diffusa la moda di «sballarsi» con questo sciroppo per la tosse, complice la presenza di codeina. Allora era stato puntato il dito contro i media, rei di aver amplificato una tendenza.
Zanini, concretamente, non ha notato un’eccessiva richiesta di paracetamolo nelle nostre farmacie. Di qui l’invito a non lasciarsi andare a facili allarmismi. «Se l’allarme scatta troppo preventivamente, c’è il rischio di creare il problema. Non di prevenirlo».
Se è vero che in Ticino, al momento, la situazione è tranquilla, le intossicazioni da paracetamolo – accidentali o volontarie – sono comunque frequenti in Svizzera. Perfino molto frequenti. «Quasi ogni giorno» ribadisce Zanini. «D’altro canto, il paracetamolo è una sostanza estremamente diffusa, ottenibile senza ricetta medica anche se in quantitativi limitati». Una sostanza, in ogni caso, tutto fuorché innocua: «Se altodosata – ribadisce il nostro interlocutore – può dare intossicazioni molto serie, portando in alcuni casi estremi anche alla morte».
Nel 2023, secondo gli ultimi dati a disposizione, a livello nazionale ci sono state otto intossicazioni gravi, una trentina di intossicazioni di gravità media, circa duecento di bassa gravità e altri duecento casi di consumo eccessivo ma asintomatico. Parliamo, in totale, di 5-600 casi fra bambini e adulti. «I più piccoli vengono in contatto con il paracetamolo accidentalmente, scambiando le pastiglie per caramelle, gli adulti invece spesso esagerano con la somministrazione ritenendo questo farmaco innocuo».