Rete telefonica mobile

«Paradossale» carenza di segnale e interferenze dall'Italia

Nel Mendrisiotto ci sono diverse zone dove la copertura non è ottimale o addirittura assente - Le compagnie telefoniche: «Tutti vogliono una rete performante ma non le antenne vicino a casa»
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Lidia Travaini
18.07.2022 06:00

«Caneggio e parte della valle di Muggio, Castel San Pietro (il nucleo, la zona industriale Gorla e Corteglia), Balerna, Morbio Superiore e Vacallo alta, Rancate, Besazio, Meride e Tremona, Pedrinate, Novazzano e Stabio». È l’elenco delle località del Mendrisiotto dove la copertura della rete telefonica non è ottimale. A fornircelo è Ivana Sambo di Swisscom, a cui abbiamo chiesto delucidazioni sulla situazione della regione dove è risaputo che in alcune zone, anche abitate, il cellulare «prende» poco o addirittura non c’è campo (ne sanno qualcosa ad esempio gli abitanti di Pedrinate e quelli di alcuni villaggi della Valle di Muggio).

Abbiamo deciso di approfondire la questione anche alla luce di due recenti decisioni dei Municipi di Chiasso e Mendrisio, che hanno negato la licenza edilizia a due diversi progetti per costruire o potenziare antenne per la telefonia mobile (a Pedrinate e Besazio), allineandosi ai reclami giunti da decine di abitanti. La situazione del Mendrisiotto può essere definita «paradossale», lo evidenziano i rappresentanti delle compagnie telefoniche. I progetti edilizi presentati per migliorare il segnale sono spesso osteggiati dalla popolazione, che sembra preferire una copertura non ottimale a un’antenna vicino a casa. «Il paradosso sta proprio qui: nessuno rinuncerebbe al proprio smartphone – prosegue Sambo -. Anche perché la rete di telefonia mobile è diventate parte integrante della nostra vita quotidiana. Tutti vogliamo una rete performante, ma non le antenne. Mentre, per essere sicuri di usufruire di collegamenti affidabili, anche in futuro, abbiamo bisogno di antenne o di ottimizzare quelle già esistenti. Che siano esse antenne 4G o 5G». Il punto di vista delle compagnie telefoniche è chiaro: i timori della popolazione in relazione alle antenne si scontrano con l’uso sempre più intenso e massiccio degli smartphone. «Purtroppo, paradossalmente la gente, seppur desideri usare internet e la telefonia mobile ovunque e in qualsiasi momento, si dimostra contraria all’installazione di un’antenna – spiega invece Rolf Ziebold di Sunrise –. Nel Mendrisiotto siamo alla ricerca di diversi nuovi siti per l’installazione di impianti per la telefonia mobile. Purtroppo, la nostra ricerca si rivela essere tutt’altro che facile a causa dei Comuni che hanno emanato cosiddette “regolamentazioni a cascata”, che ostacolano la ricerca di un sito di telefonia mobile ideale per una migliore copertura». La posizione di Salt è molto simile: «Nella regione la copertura non è all’altezza delle nostre aspettative – spiega Viola Lebel –. I motivi principali sono la frequente opposizione della popolazione locale e gli ostacoli posti dalle autorità. Per Salt è importante poter migliorare la rete in quest’area e stiamo ovviamente cercando soluzioni e siti che possano ospitare le nostre strutture. In questo senso, saremo lieti di analizzare qualsiasi proposta da parte della popolazione». E l’apertura finale nei confronti della popolazione, non suona in questo caso affatto gratuita o casuale.

Progetti lunghi 10 anni

Di questa difficoltà parla anche Swisscom: «Per tutte queste località (quelle dove la rete non è ottimale, ndr) abbiamo dei progetti aperti: alcuni in fase di acquisizione, vale a dire ricerca di un’infrastruttura o stabile idonei, altri già oggetto di domande di costruzione/ricorsi e gli altri in realizzazione (ad esempio a Caneggio dove si spera di portare copertura entro la fine dell’anno). Con gli strumenti pianificatori utilizzati dai Comuni i progetti durano dai due anni fino addirittura ai dieci, il che richiede subito un aggiornamento e quindi ripartire da zero». Ziebold aggiunge: «In Ticino, a differenza di molti altri cantoni, non è possibile apportare modifiche di lieve entità ai siti esistenti attraverso una procedura semplificata (cosiddette modifiche minori) e anche le procedure di rilascio delle licenze di costruzione sono spesso molto lunghe e complesse».

Le «interferenze italiane»

E le difficoltà nel Mendrisiotto, per le compagnie telefoniche, non sono finite: «La regione è pure confrontata con le interferenze che giungono da oltre confine. Questo non aiuta gli utenti delle reti mobili che spesso vedono il loro smartphone agganciato a una rete estera», aggiunge Sambo. Ciò implica, ci viene spiegato, la possibile caduta delle chiamate in corso quando subentra la rete italiana durante uno spostamento.