Mendrisiotto

Parola d’ordine: ripartire, con «più fatti e meno parole»

Alle recenti elezioni cantonali la Lega ha perso consensi nel Mendrisiotto – Dei tre deputati uscenti ne sono stati confermati solamente due: Daniele Caverzasio e Stefano Tonini – A Mendrisio e a Chiasso si è concordi: «Dobbiamo migliorare»
©Gabriele Putzu
Stefano Lippmann
24.04.2023 06:00

Un segno meno, sia a Mendrisio che a Chiasso, e un seggio in meno in Gran Consiglio. Si è concordi, all’interno della Lega, nel dire che nel Mendrisiotto le recenti elezioni cantonali sono state negative. A Mendrisio il movimento di via Monte Boglia ha registrato una flessione, rispetto alle elezioni del 2019, del 5,3% per quel che concerne la percentuale di schede e del 5,6% nei voti di lista. A Chiasso, le urne hanno restituito un verdetto ancor più marcato: -7,4% per le schede e -8% per i voti di lista. Numeri che, al netto, hanno portato i rappresentanti momò nel Legislativo cantonale da 3 a due. L’escluso illustre è Massimiliano Robbiani; i rieletti sono Daniele Caverzasio e Stefano Tonini. A loro – nell’ambito della serie di articoli che stiamo pubblicando quale radiografia dei partiti nel Distretto – abbiamo chiesto di analizzare e commentare la situazione attuale e i progetti futuri, anche in considerazione del fatto che le elezioni comunali sono previste tra un anno. Daniele Caverzasio – municipale a Mendrisio – è stato il secondo granconsigliere più votato all’interno del partito: «Non posso che essere felice del risultato personale e, allo stesso tempo, mi spiace per chi è rimasto fuori». Una brillante rielezione che, però, corre di pari passo con la flessione della Lega: «Se guardiamo i risultati a livello generale è indubbio che il passo indietro sia evidente» constata il nostro interlocutore. «Non abbiamo ancora analizzato il risultato nel dettaglio, ma ci troveremo a breve. Anche perché – annota – i risultati sono un po’ discordanti. A livello di Esecutivo ci siamo confermati come primo partito, mentre perdiamo in modo abbastanza marcato a livello di Legislativo. Questo mi porta a pensare che le persone contino sempre di più». Caverzasio, a tal proposito, solleva un altro argomento rilevante: «Il veri temi sono l’astensionismo e la scheda senza intestazione. Si ravvisa una disaffezione generale alla politica, e dovrà essere la stessa politica a dare le risposte». Insomma: «Più fatti e meno parole».

Come detto, smessa una campagna elettorale e già tempo di imbastirne un’altra. A Mendrisio, da anni, dà buoni frutti l’alleanza con l’UDC e l’UDF. Sarà ancora così? «Al momento – ci risponde il municipale – è un attimo prematuro dirlo. Si tratta comunque di un’alleanza che prosegue da più di 20 anni, un’alleanza storica». Per Caverzasio vale il principio che «le alleanze le fanno le persone, dovremo quindi sederci al tavolo e vedere se ha un senso continuare insieme». Un tema che verrà verosimilmente affrontato dopo le elezioni federali. E per le Comunali, Caverzasio sarà ancora della partita? «Un passo alla volta...» ci risponde.

Una questione di passione...

Il grande escluso, vista anche la lunga militanza nel movimento e in Gran Consiglio è Massimiliano Robbiani. Avendo perso un seggio a livello distrettuale, il consigliere comunale di Mendrisio è rimasto fuori. «Sono le regole del gioco – ci spiega il diretto interessato –; se fossi stato candidato in un’altra regione (visti i circondari, ndr) sarei comunque stato rieletto». A livello distrettuale, analizza, il risultato «è negativo». Per Robbiani, inoltre, aver perso un seggio che prima era per il Distretto, potrebbe far perdere peso ad alcuni temi a lui cari: «Il Mendrisiotto è sempre più colpito dal traffico e ha un numero sempre maggiore di frontalieri». Poi il commento amaro: «Tanto si lotta e poco si ottiene». All’orizzonte, abbiamo già detto, ci sono le Comunali. All’interno della Lega, ci spiega, «dovremo avviare delle riflessioni e capire con quali intenzioni si voglia andare avanti, cosa si è sbagliato e come rimediare». Sulla conferma dell’alleanza con UDC e UDF non si sbilancia, ma sottolinea che «se si vuole mantenere il seggio nell’Esecutivo di Mendrisio bisogna darsi da fare. E se si vuole avere un ruolo importante in Consiglio comunale non bisogna stare fermi». Gli chiediamo, a questo punto, se abbia già sciolto le riserve e se continuerà con la politica a livello locale: «Mi piace la politica e lo faccio con passione. Devo parlarne con i colleghi ma do la mia disponibilità. L’importante – annota Robbiani – è che lavorino tutti, non pochi. E soprattutto non i soliti».

...e di idee

La Lega di Chiasso, in Gran Consiglio, potrà contare sul rieletto Stefano Tonini: «A livello personale sono chiaramente felice del risultato. Ho aumentato i numeri di voti personali rispetto a quattro anni fa. Questo malgrado il partito a livello generale abbia perso terreno». La chiave di lettura personale di Tonini è che le persone abbiano «apprezzato il lavoro svolto con costanza e la vicinanza alle tematiche del territorio, espressa anche mediante iniziative di cui sono stato portavoce». L’anno prossimo ci saranno le Comunali e nella cittadina la flessione è stata evidente. C’è preoccupazione? «Il risultato ci fa pensare – ammette –. Dobbiamo sederci attorno a un tavolo ed analizzare il tutto. Questa settimana mi incontrerò con Roberta Pantani (municipale in carica) la quale è da sempre il personaggio politico della Lega di riferimento per Chiasso ed è anche la persona che mi ha cresciuto politicamente: cercheremo di capire quali miglioramenti dovremo approntare per arrivare pronti per le prossime elezioni comunali». E la Lega di Chiasso potrà contare su Tonini? «Non ne abbiamo ancora discusso – commenta –. Io darò sicuramente la mia disponibilità. Chiasso è la mia città ed è anche il luogo dove voglio portare avanti le mie idee».

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