Partita tutt'altro che amichevole, tra corvi e larve è «derby» vero

Per le squadre che partecipano ai campionati regionali di calcio, il mese d’agosto è quella della preparazione estiva. Allenamenti più o meno intensi – facendo fronte anche alle meritate vacanze – e qualche amichevole per oliare i meccanismi. Alle amichevoli, invece, c’è chi ha già rinunciato. Si tratta degli uomini che devono occuparsi di diversi campi da calcio del Distretto. A Mendrisio, Novazzano, Morbio Inferiore , Stabio e Melano i differenti uffici tecnici comunali hanno già cominciato la loro personale battaglia. E da semplici spettatori si trovano ora a correre per limitare, per quanto possibile, i danni. Sui terreni da gioco si stanno infatti dando battaglia le larve di popilia japonica – che diverranno coleotteri giapponesi – e i corvi. Nel mezzo l’erba che, in parole povere, sta facendo una brutta fine. È un circolo vizioso: le radici dell’erba sono un perfetto nutriente delle larve le quali, a loro volta, lo sono per i corvi. E quest’ultimi, per nutrirsi, arrivano a devastare i campi.
Ne sanno qualcosa ad esempio Morbio Inferiore. Il capodicastero Gestione campo sportivo Rolf Stephani, ci ha confermato che entrambi i campi – il principale e quello d’allenamento – sono invasi dalle larve di popilia japonica. Per questo motivo si è già deciso di intervenire ed è previsto, a breve, uno speciale trattamento. Il Municipio, giocoforza, ha decretato la chiusura del campo principale sino alla fine di agosto (per questo motivo è stato annullato il torneo annunciato nell’ambito dei festeggiamenti del 75.esimo del Football Club Morbio).
Ci sono i nematodi...
Anche a Mendrisio bisogna tornare a fare i conti con larve e volatili. «Al centro sportivo dell’Adorna sono stati leggermente colpiti due campi su tre – ci spiega il responsabile dell’Ufficio verde pubblico della Città David Mutti –. E anche il Comunale non è stato risparmiato». Risparmiati, al momento, i terreni di Arzo, Ligornetto e Rancate. Mutti specifica che, fortunatamente, non si è ai livelli del 2022: hannus orribilis per quel che concerne l’invasione del coleottero. Anche a Mendrisio non si è rimasti con le mani in mano e, come per il caso di Morbio, si è provveduto a eseguire un trattamento specifico che verrà ripetuto a breve. Si tratta, in sostanza di chiamare in causa, grazie anche al supporto degli uffici cantonali, i nematodi: «È l’unico prodotto attualmente omologato – evidenzia il responsabile –. Sono microrganismi che vanno a colpire la larva, la mangiano e si riproducono al suo interno. La loro ‘caccia’ non si interrompe mai: finché ci sono larve ci sono anche nematodi».
...e i buoni vecchi rimedi
Anche a Novazzano è in corso la speciale partita. Dall’Ufficio tecnico ci fanno sapere che larve e corvi sono già comparsi e nel corso della scorsa settiamana è stato effettuato un primo trattamento con i già citati nematodi.
Lo stesso discorso vale per Stabio. Un trattamento con lo speciale microrganismo è già stato fatto, racconta Evaristo Reggi, municipale e membro di comitato del locale Football Club. E poi ci sono i vecchi rimedi, che fanno anch’essi la loro parte. Nei rispettivi terreni da gioco sono comparsi i tradizionali spaventapasseri a forma di uccello rapace i quali hanno il compito di tenere lontani per lo meno i corvi. Spaventapasseri ai quali si aggiungono – a Stabio sono appena arrivati – dei dissuasori acustici. La contesa – contro corvi e larve – si preannuncia però ancora lunga e combattuta.
