Per il futuro del convento Botta progetta sottoterra

A Lugano non se ne vedono tutti i giorni di strutture ipogee di questo tipo. Anzi, a memoria siamo più che certi che non ne esista una con caratteristiche e finalità simili. In futuro, però, potrebbe non rappresentare più una rarità sulle rive del Ceresio. Il piano è ancora allo stato embrionale, ma è in fase di progettazione la costruzione di una struttura ipogea sotto l’area non edificata del Convento Salita dei Frati, la vecchia dimora dei frati Cappuccini. Un edificio sotterraneo su più livelli che ospiterà delle aule, un asilo e un centro culturale. Il progetto è stato affidato all’architetto Mario Botta, che sta affinando piani e disegni per la sua concretizzazione. L’immagine futura che i luganesi potrebbero trovarsi davanti passeggiando per la Salita dei Frati, oppure transitando per via San Gottardo, è esattamente identica a quella attuale. Sì, perché la futura struttura ipogea che potrebbe sorgere al Convento sarebbe visibile solo dalla parte est oppure da quella a sud (dove c’è il vigneto, ndr), dove verranno installate delle grandi vetrate che illumineranno le aule. L’approvazione da parte della Città, però, è ancora un grande punto interrogativo. In ogni caso, l’iter si prospetta lungo. E sicuramente prima di uno o due anni non vedremo macchine da cantiere da quelle parti.
Più spazi meno problemi
La volontà di far nascere sia un asilo che un centro culturale all’interno del complesso storico era già emersa alla fine dello scorso aprile, quando la Fondazione Convento Salita dei Frati di Lugano aveva aperto le porte dell’antica struttura a una cinquantina di profughi ucraini. Il progetto della scuola dell’infanzia, però, era stato momentaneamente accantonato perché la conformazione architettonica dello stabile non consentiva di adibire i locali a questo tipo di attività. E all’architetto Botta era stato affidato il compito di trovare una soluzione logistica. La Fondazione aveva sì deciso di mettere da parte il progetto dell’asilo al Convento, ma non l’idea più generale di una scuola dell’infanzia. Motivo per cui è stato aperto temporaneamente, a inizio settembre, un asilo bilingue a Massagno (vedi articolo a lato), che in futuro potrebbe traslocare appunto sotto la vecchia dimora dei frati Cappuccini.
Tornando un attimo alla struttura ipogea, se venisse effettivamente realizzata potrebbe attutire uno degli annosi problemi di Lugano: la mancanza di spazi per le associazioni. Già, perché la costituzione di un centro culturale potrebbe diventare la nuova casa di sodalizi e fondazioni che oggi hanno difficoltà a trovare una sede.
Un nuovo asilo per Massagno
A inizio settembre in via Ceresio 8 è nata una scuola dell’infanzia internazionale – Si chiama «Little Stars Ticino», è bilingue e può ospitare oltre venti bimbi
Dalle ceneri di un vecchio asilo, chiuso ormai anni fa, a inizio settembre in via Ceresio 8 a Massagno è nata la scuola dell’infanzia internazionale «Little Stars Ticino». La struttura, fortemente voluta dalla Fondazione Convento Salita dei Frati, è privata, bilingue (italiano e inglese) e può ospitare fino a venticinque bambini dai 3 ai 6 anni. «La missione della Fondazione è l’assistenza ai giovani e ai bambini: la costituzione di un asilo è quindi stato un dovere morale – rileva il presidente della Fondazione Niccolò Lucchini –. L’intenzione iniziale era quella di far nascere una scuola dell’infanzia nel Convento, ma ci siamo scontrati con la conformazione architettonica dello stabile e le disposizioni cantonali. Abbiamo così cercato una sede provvisoria per i prossimi anni e quella di Massagno era ideale, perché i locali erano già adibiti per questa tipologia di attività». Il nuovo asilo in via Ceresio 8, come detto, può ospitare fino a venticinque bambini sotto la supervisione di due maestre (una di madrelingua inglese). L’aspetto particolare del nuovo asilo è il fattore privato. Ebbene, non è una scuola dell’infanzia «esclusiva» e destinata solo alle famiglie che possono finanziariamente permettersela. Lucchini ci spiega che nell’ultima riunione del Consiglio di amministrazione, la Fondazione Ciani (che insieme alla Fondazione Nerina Bellingeri vedova Gualdi ha costituito la Fondazione Convento Salita dei Frati, ndr) ha deciso, in caso di bisogno, di finanziare parte della retta a quelle famiglie che non possono permetterselo.