Tempo libero

Per il Lido patriziale il risanamento è «light»

Ad Ascona, in attesa che il TRAM si pronunci sul ricorso contro le nuove piscine, si procede con la ristrutturazione della struttura progettata da Livio Vacchini
L’ingresso del Lido patriziale di Ascona realizzato negli anni ‘80 da Livio Vacchini. ©CdT/Zocchetti
Mauro Giacometti
10.01.2022 06:00

Non è certo la rivoluzione auspicata, ma sarà una riqualifica «light» quella che sta pianificando il Patriziato di Ascona per il Lido. In attesa che il Tribunale amministrativo cantonale si pronunci sul ricorso di un confinante contro il progetto di ampliamento e costruzione di due nuove piscine - firmato da Aurelio Galfetti, recentemente scomparso - il Patriziato del Borgo intende procedere con una riqualifica dell’attuale struttura, griffata da un’altra star dell’architettura ticinese, Livio Vacchini, nonché del parco e della spiaggia che caratterizzano la vasta area di 80.000 metri quadrati, con 600 metri di riva a lago. «Il progetto di ampliamento che risale oramai a cinque anni fa è ancora bloccato – conferma l’avvocato Rachele Allidi, presidente del Patriziato di Ascona -. Dopo che il Consiglio di Stato ci ha dato ragione, l’oppositore s’è rivolto all’istanza superiore, dunque al Tribunale amministrativo cantonale. Occorrerà dunque altro tempo per iniziare i lavori, ma intanto c’è da sistemare lo stabile principale, costruito nella metà degli anni ’80 e dare una sistemata al prato, agli alberi e alla spiaggia», evidenzia Allidi.


La visione di Galfetti

Il progetto firmato da Galfetti prevede la costruzione di due piscine esterne scoperte: una per nuotatori lunga 25 metri, larga 12,50 e profonda 2 metri, regolamentare per eventuali gare di nuoto e dotata di tutti i relativi accessori. L’altra di forma circolare e più piccola, pensata per i bambini e quindi con uno scivolo e altri elementi specifici. Non da ultimo, si prevede l’edificazione di un locale tecnico che comprenderà anche i servizi igienici e gli spogliatoi per gli utenti. Il tutto sul lato ovest dell’attuale struttura di balneazione, accanto al Bagno pubblico. «Nonostante sia passato del tempo, la realizzazione delle due piscine e dello stabile tecnico rimane un nostro obiettivo – spiega la presidente del Patriziato di Ascona -. Però i tempi si stanno allungando e il Lido deve pur continuare ad offrire un servizio agli utenti che anche in tempi di pandemia hanno mostrato di apprezzare. Quindi metteremo mano all’edificio di Vacchini, che necessita di un’importante ristrutturazione, oltre che, come detto, provvederemo a riordinare e sistemare la zona a lago. La domanda di costruzione, che è stata pubblicata fino al 13 dicembre scorso, non ha ricevuto opposizioni di sorta», dice l’avvocato Allidi.


Gestione futura

Nei prossimi mesi il Patriziato affinerà gli interventi necessari e allestirà il messaggio da presentare all’assemblea, prevista in autunno-inverno. Sempre in inverno e nella primavera del 2023 si procederà con le opere di riqualifica per le quali è ipotizzabile un costo di circa un milione di franchi. Quindi sarà allestito anche il bando di concorso per la gestione del Lido patriziale per la stagione 2023-2024. «Chi si oppone alla realizzazione delle due piscine è un operatore del settore, confidiamo che partecipi al concorso per la gestione del Lido, così da poter riaprire un dialogo costruttivo per il futuro rilancio di una struttura ricreativa e balneare che in tutta la Svizzera e anche all’estero ci invidiano», conclude la presidente del Patriziato.