Per La Filanda un successo (regionale) oltre le aspettative

La Filanda di Mendrisio non è stata un fuoco di paglia. Questa oggi è una certezza. Il centro culturale in via Industria sta per compiere un anno - all’orizzonte vi è un weekend di festeggiamenti - e il suo successo non accenna a scemare. A confermarlo sono le cifre, in linea con quelle (da urlo) presentate dopo tre mesi di apertura. «Abbiamo in media circa 350 visitatori al giorno», esordisce il capodicastero Museo e cultura di Mendrisio Paolo Danielli.
L’enorme successo del fine settimana di inaugurazione in qualche modo lo aveva annunciato. Mendrisio, ma non solo, ha voglia di cultura, di interazioni e di aggregazione. Le 5.000 persone accorse a La Filanda quel weekend di metà settembre dimostravano che il modello rivoluzionario di «cultura tra la gente» scelto dalla Città era vincente, e lo resta tuttora. «C’è davvero grande soddisfazione per questo primo anno di attività - prosegue Danielli - e per il successo costante del centro che ospita mediamente una quarantina di eventi alla settimana, per un totale di oltre 2.000 eventi in un anno».
Ad inorgoglire gli addetti ai lavori - riuniti ieri per una conferenza stampa ospitata proprio dalla struttura in via Industria - è anche la dimensione intergenerazionale che ha assunto il centro. «Questa è l’essenza, il fulcro de La Filanda, dove sono proposte attività per persone di tutte le età e dove si incontrano bambini, adulti, studenti, anziani, di tutta la regione».
Sempre più filanderi
A rendere possibile tutto questo, e Danieli ci tiene a sottolinearlo, sono i filanderi: i volontari che garantiscono l’apertura della struttura sette giorni a settimana, tra le 9 e le 21. «Senza di loro non sarebbe possibile garantire questa apertura prolungata, anche della biblioteca». Oggi i filanderi, persone di ogni età e dagli interessi più diversi, sono un’ottantina. Rispetto all’inizio dell’avventura de La Filanda il loro numero è cresciuto di circa 15 unità. «Grazie a loro e alle loro passioni sono anche organizzati numerosi eventi. L’agenda è molto ricca, siamo davvero felici». Conferenze, attività di gruppo, giochi, corsi di lingua, attività didattiche. L’elenco delle proposte del centro culturale potrebbe essere lunghissimo. Ad inorgoglire Danielli non è solo la quantità delle manifestazioni, ma anche la loro qualità, così come quella delle presenze. «Il centro ha ormai assunto una valenza regionale, attirando persone da tutto il distretto. Avremmo firmato per un successo come quello che possiamo raccontare oggi».
La Filanda è quindi un centro vivo, dove le persone si incontrano e arricchiscono a vicenda, ogni giorno. Un luogo che nel tempo ha visto crescere anche le collaborazioni: «Quelle in corso sono davvero tante, con enti esterni, Comuni, scuole, eccetera».
Una biblioteca rinata
Della «rinascita» che ha vissuto la biblioteca cantonale dopo il trasferimento dal liceo di Mendrisio a La Filanda si è parlato molto anche negli scorsi mesi. Se prima le nuove tessere emesse ogni anno erano una cinquantina, «ora con la nuova biblioteca abbiamo emesso 600 tessere in 3 mesi», aveva detto il direttore del Sistema bibliotecario ticinese Stefano Vassere nel corso della conferenza stampa organizzata dopo tre mesi di apertura. Ieri Vassere ha invece parlato di un sostanziale raddoppio, con i prestiti che sono saliti dai 20.000 all’anno circa della vecchia biblioteca, ai 40.000 di quest’anno. I nuovi tesserati sono invece stati 1.500 in 12 mesi.
Meno romanzi, più saggi
In questi 12 mesi non è però cambiata solo la mole di lavoro. «È stata riscontrato - prosegue Danielli - un mutamento anche nel tipo di libri prestati. Se fino a un anno fa il grosso dei prestiti riguardava la narrativa, oggi si registrano molte uscite anche per quanto riguarda i libri per bambini e la saggistica, che è davvero in forte aumento». Per chi frequenta il centro culturale questa crescita è però facilmente spiegabile. La Filanda è infatti stata scelta da moltissimi giovani come luogo di studio, i libri prestati riflettono quindi questo trend.
Il progetto La Filanda e il modello di «cultura tra la gente» a lui legato hanno molti sostenitori. In primis l’associazione La Filanda, presieduta da Carlo Croci, che si occupa principalmente di reperire fondi per finanziare le attività. Finora sono stati raccolti circa 80.000 franchi, è stato detto ieri, grazie sia ai tre sponsor principali del centro (Caffè Chicco d’oro, Coop Cultura e Raiffeisen Mendrisio e Valle di Muggio), sia ad altri enti e a diversi Comuni, che hanno deciso di sostenere il progetto.
«In passato pensando a La Filanda la paragonavamo spesso a una scommessa - conclude Danielli -, oggi possiamo sicuramente dire che la stessa è stata vinta».
Il centro culturale celebrerà il suo primo anno di apertura nel fine settimana, con numerose attività.
Eventi e sorprese per celebrare l’anno di apertura
I festeggiamenti per il primo compleanno de La Filanda culmineranno con un momento ufficiale in programma domenica 15 settembre alle 17. Per tutta la giornata di domenica (dalle 9 alle 21), con il motto Riscopriamo La Filanda, sono inoltre in agenda momenti musicali, attività e sorprese per grandi e piccini. Sabato 14 settembre alle 09.30 e alle 11 si potranno inoltre conoscere i fondi della biblioteca cantonale, dell’Archivio storico e lo spazio sperimentale del Laboratorio di artigianato digitale. Per tutto il weekend sarà anche possibile visitare lo stand di Alessandro Mazzoni dal titolo «From tile to tex» e l’esposizione «Passione tessile», che sarà inaugurata sabato alle 14.