Per la gerenza del Piazza Grande c'è la fila
La chiusura del ristorante e del boutique hotel Piazza Grande, che si affacciano nel salotto cittadino, è stata un fulmine a ciel sereno. Dopo anni di stallo a causa dei ricorsi sulla domanda di costruzione e una profonda ristrutturazione dell’intero palazzo, bar, ristorante e albergo con undici stanze erano stati appena inaugurati, lo scorso 19 dicembre. Poco più di due mesi dopo, però, alla fine di febbraio, l’improvvisa chiusura. «Ho dovuto correre ai ripari per evitare il peggio - ci dice Rahim Houshmand, l’impreditore proprietario dello storico edificio con le facciate rosso antico accanto a Palazzo Marcacci -. Bruno Mileto, gerente dell’adiacente bar Piazza e titolare della società che aveva assunto la gestione del Piazza Grande ha infatti accusato seri problemi di salute. E chi l’ha sostituito, purtroppo non s’è dimostrato all’altezza. Bruno è un amico, che ha sempre creduto nel progetto Piazza Grande e ha seguito da vicino tutto il complicato iter che ha portato alla ristrutturazione dello stabile e alla realizzazione di ristorante e albergo. Durante i lavori ci ha dato preziosi consigli, in particolare per le attrezzature della cucina e dell’arredo del locale. Spero che Bruno si riprenda al meglio, ma dopo aver investito oltre 2,5 milioni nel ristorante e nell’albergo non potevo permettermi di tergiversare troppo. E difatti, non appena s’è saputo della chiusura del Piazza Grande, si sono fatti avanti una decina di imprenditori del settore che si sono proposti di gestirlo», ci spiega Houshmand.
Riapertura forse entro Pasqua
L’apertura del bar-ristorante poco prima di Natale aveva fatto ben sperare gerente e proprietario. Sia a pranzo che a cena la ventina di tavoli di cui dispone il ristorante erano quasi sempre al completo. Il Municipio aveva poi già concesso l’utilizzo della terrazza esterna, che permette l’allestimento di una decina di tavoli in più. Le undici camere del boutique hotel, alcune con affaccio su Piazza Grande, invece, non sono mai state occupate. «La qualità e le potenzialità dell’albergo e del ristorante sono lì da vedere. Piazza Grande è un gioiello ricettivo e gastronomico incastonato nel salotto di Locarno. Credo fortemente in questo progetto e sono sicuro che chi ne assumerà la gestione potrà valorizzarlo. Vaglierò con calma le candidature, con l’obiettivo però di riaprire al più presto. Pasqua s’avvicina e a Locarno arriverà molta gente. Entro la fine di marzo o i primi di aprile ristorante e albergo devono dunque riaprire i battenti», ribadisce Houshmand.
Riparte anche l’ex Canetti
Ha dovuto rivedere i suoi piani che prevedevano una ristrutturazione «sociale», con una ventina di appartamenti a pigione moderata, per anziani, dello stabile in fondo a piazza Grande, verso via Franchino Rusca, che un tempo al piano terra ospitava la storica cantina Canetti. Ma adesso, con la licenza edilizia in mano, l’imprenditore Rahim Houshmand è pronto a rimetter mano al palazzo ed, eventualmente, a riproporre gli antichi fasti popolari del Canetti. «Sarà una ristrutturazione minimalista, in chiave residenziale e commerciale, dell’edificio in fondo a piazza Grande - ci dice -. Nonostante avessi proposto dei progetti innovativi e prestigiosi, con la firma ad esempio di Mario Botta, la domanda di costruzione è stata osteggiata da più parti e per anni. Ora, ottenuta la licenza edilizia, che è cresciuta in giudicato, con un investimento di poco superiore a 1,3 milioni di franchi verrà ristrutturata l’osteria situata al pianterreno, mentre gli appartamenti ai piani superiori saranno trasformati in 12 camere dotate di servizi», spiega l’imprenditore di origini iraniane.
Sotto la tettoia
Restauro conservativo dunque del palazzo e dell’ex cantina che sarà ribattezzata Osteria Canetti. Prevista anche una nuova apertura verso la tettoia esistente nella corte esterna. A lavori ultimati vi saranno 48 posti a sedere all’interno e 44 all’esterno.