Per l'aggregazione giunge l'ora X: a fine luglio il «verdetto»
La data segnata – e sottolineata – in rosso nelle agende dei Comuni del Basso Mendrisiotto, quelli votati alla possibile aggregazione, è quella del 31 luglio. Quel lunedì mattina si conosceranno destini e protagonisti del progetto aggregativo. Insomma, è arrivata l’ora «X». A darcene conferma è il sindaco di Vacallo (e coordinatore del progetto) Marco Rizza il quale, ieri di buon mattino, ha incontrato gli omologhi di Chiasso, Morbio Inferiore, Breggia e Balerna per fare il punto della situazione, ma non solo. Sul tavolo c’erano anche le risultanze degli approfondimenti effettuati negli scorsi mesi. In queste ultime settimane, in sostanza, ogni sindaco ha gestito un tema da, appunto approfondire in vista degli sviluppi del progetto aggregativo. Marco Rizza (Vacallo) si è occupato di territorio, viabilità e sostenibilità; Bruno Arrigoni (Chiasso) di economia e finanza; Claudia Canova (Morbio Inferiore) di sanità, socialità e famiglie; Stefano Coduri (Breggia) di sport, turismo e cultura e, infine, Luca Pagani (Balerna) si è occupato degli indicatori finanziari.
«Ogni gruppo tematico si è trovato mediamente 3 o 4 volte in questi due mesi – ci spiega Rizza –e ha eseguito maggiori approfondimenti in merito a quanto era già stato approntato lo scorso giugno durante il workshop avvenuto a Mezzana». Ogni gruppo, inoltre, ha «invitato degli specialisti o rappresentanti della società civile o economica e si è dibattuto su quelli che sono i rispettivi punti di vista e le potenzialità».
Pianificazione e mobilità
Facciamo, allora, qualche esempio. Il gruppo gestito dal sindaco di Vacallo ha avuto «un incontro con le ferrovie per capire quali spazi potessero essere potenzialmente liberati e messi a disposizione nel medio termine. Interessante – evidenzia Rizza – anche l’incontro con il pianificatore dei Comuni di Vacallo, Morbio e Balerna: con lui si è parlato di visione e si è discusso dell’aspetto pianificatorio». Una discussione dalla quale è emerso come «Piano regolatore e morfologia del Basso Mendrisiotto siano già ben suddivise. Nel fondovalle, ad esempio, è presente un’occupazione commerciale, industriale ed economica, basti pensare a Chiasso. Già da questo si può notare una distinzione da quelle che possono essere definite zone collinari, con potenzialmente più aree residenziali e di svago».
Nelle passate settimane v’è stato un incontro pure con il Cantone e con la Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio durante il quale si è parlato di mobilità lenta. «Si è discusso a lungo – rammenta il nostro interlocutore – su quello che ci si aspetta per dare una percezione di maggior vivibilità e sostenibilità». D’altronde, non si nasconde, la regione «è colpita da un traffico estremamente intenso». Si è dunque parlato di «corsie preferenziali dedicate alla mobilità ciclopedonale, un aspetto è importante». Un assist, quindi, per sottolineare come «il gruppo di lavoro abbia già dovuto ragionare con una visione comune: per questi temi non si può più pensare di avere un approccio puramente comunale».
Ma anche sport e turismo
Così vale anche per gli altri aspetti. Per quel che riguarda il tema dell’economia e finanza, ci viene spiegato, ci si è concentrati soprattutto su «potenziali settori di insediamento». Per quel che concerne lo sport e il turismo, invece, uno dei temi principe è stato «la necessità di avere un centro sportivo regionale». Senza dimenticare il bisogno di dare un «forte impulso a quello che è già l’attuale buona situazione turistica. Chiaramente – si sottolinea – non nascondendo una mancanza di infrastrutture importante». Va da sé, durante gli incontri sono emersi anche alcuni punti critici. «I posti di lavoro nella regione – commenta il sindaco di Vacallo – come pure la situazione inerente il traffico». Pesa, in tal senso, anche «la non presenza di un collegamento AlpTransit a sud di Lugano».
...e il moltiplicatore
Sotto la lente anche l’aspetto fiscale: «Pur unendo i moltiplicatori d’imposta dei Comuni non si arriva ad averne uno abbastanza attrattivo. A mio avviso dovrebbe essere almeno del 75%». E poi, per finire, gli spazi. Il riferimento è alle grandi aziende: l’interesse da parte di quest’ultime non manca, «ma servono anche appezzamenti importanti. Parliamo di «settori che possono essere interessanti ma hanno bisogno spazi importanti per potersi insediare».
Parola ai Municipi
Come detto in apertura, la data più importante all’orizzonte è quella del 31 luglio. Prima della fine del prossimo mese, però, ci saranno altri passi da compiere. «La documentazione prodotta con questi incontri a breve verrà recapitata a tutti i Municipi coinvolti – racconta Rizza –. Fungerà da ulteriore base di riflessione per decidere se aderire o meno all’istanza di aggregazione». Entro fine luglio dovranno pervenire le risposte definitive di ogni singolo Comune le quali verranno annunciate durante la conferenza stampa. In conclusione Rizza, per quanto vissuto, parla di «una percezione positiva, anche in considerazione dei tanti approfondimenti fatti». Le carte, ora più che mai, sono sul tavolo. La documentazione è copiosa. Ora tocca alla base esprimersi e avallare il progetto aggregativo.