Calanca

Pericolo frane in valle: «Servono le gallerie»

Attraverso un'interpellanza, una sessantina di granconsiglieri chiede a Coira di elaborare un concetto globale di intervento per evitare che la strada cantonale rimanga chiusa, come accaduto a dicembre
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Alan Del Don
17.02.2023 21:15

L’hanno firmata in tanti. Quasi una sessantina di granconsiglieri, di diversi partiti. Significa che il tema preoccupa. E non potrebbe essere altrimenti, alla luce della frana scesa in Calanca nei primi giorni dello scorso dicembre.

Massi e materiale che avevano bloccato la strada cantonale, in territorio di Castaneda, per meno di una settimana. Non era la prima volta, sfortunatamente. Già in passato il collegamento era stato interrotto a causa delle bizze della natura, in particolare nella zona delle cave di Arvigo e in Val d’Infern. Così, ora, si muove la politica. Attraverso un’interpellanza (prima firmataria è la deputata dell’Alleanza del Centro e vicesindaca di Buseno Rosanna Spagnolatti) si chiede al Governo grigionese di elaborare un concetto globale di intervento «volto a garantire entro il più breve termine una maggiore sicurezza per tutti gli utenti» dell’unica arteria che unisce la valle.

Dalle parole ai fatti

Rosanna Spagnolatti l’aveva preannunciato in quelle difficili ore. Che è giunto, cioè, il momento di risolvere, una volta per tutte, una situazione che oltre che rischiosa sta diventando insostenibile. E dalle parole è passata ai fatti.

«La strada è al momento percorribile su una corsia a senso unico alternato e sono previsti prossimamente lavori di sistemazione e risanamento. Purtroppo non si tratta di un caso isolato, e sempre nella stessa zona si sono già verificati in passato altri franamenti, come pure su altre tratte della strada», osservano i granconsiglieri. Un aspetto da considerare, aggiungono, è quello del cambiamento climatico. L’abbiamo visto anche in Ticino. Forti piogge possono scendere in un lasso di tempo ridotto, provocando danni e disagi. «Fino a oggi fortunatamente non ci sono mai state vittime, ma non possiamo sfidare continuamente la sorte, quindi è doveroso che venga trovata una soluzione alfine di salvaguardare in primis la sicurezza sull’intera tratta stradale della Valle Calanca», puntualizzano Spagnolatti e colleghi. Cittadini e turisti, quando piove, hanno timore di transitare, si rileva.

Una possibile soluzione

Scontata pertanto la richiesta a Coira di individuare soluzioni affinché uno scenario come quello di due mesi or sono non si ripeta più. A questo proposito i deputati suggeriscono, ad esempio, di «costruire una o più gallerie artificiali nei punti particolarmente pericolosi» del collegamento.