Il caso

Piano di Magadino, «vietare camper e roulotte»

Il PLR di Sant’Antonino, attraverso un’interpellanza, auspica l’introduzione di un divieto per i mezzi di trasporto per turismo e vacanze - «In estate intralciano il traffico, complicano gli spostamenti e rischiano pure di causare degli incidenti»
Sonnenstube. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
27.06.2024 06:00

Dici estate e, alle nostre latitudini, oltre alla montagna è scontatissimo pensare subito a fiumi e laghi oltre naturalmente ai numerosi lidi. In Ticino si riversano confederati e turisti ammaliati dalla Sonnenstube, dalle bellezze del Sud delle Alpi e dai paesaggi bucolici. Ciò significa, tuttavia, pure un incremento di traffico. E non ci riferiamo soltanto alle «classiche» e chilometriche code che si formano al San Gottardo - la situazione, poi, in queste settimane, sarà ancora più complicata in virtù del cedimento della tratta dell’A13 a Lostallo a seguito del nubifragio che ha devastato il paese -, ma altresì alla viabilità lungo il Piano di Magadino. Un asse di transito molto sollecitato dai vacanzieri diretti nel Locarnese, la destinazione turistica per antonomasia. C’è dunque chi chiede di correre ai ripari. Come? Vietando il transito a camper e roulotte.

Le vie sotto la lente

La richiesta è contenuta nell’interpellanza inoltrata dal gruppo PLR in Consiglio comunale a Sant’Antonino a margine della seduta andata in scena lunedì sera. «Abbiamo osservato che nei periodi estivi e di vacanza ci sono diversi turisti con camper e roulotte che intralciano il normale traffico nelle strade del Piano di Magadino. Questi veicoli complicano gli spostamenti di diversi residenti e rischiano di causare incidenti e intralci», sottolineano gli esponenti liberali radicali. Che poi sottopongono l’interrogativo, l’unico contenuto nel loro atto, al consesso guidato dalla sindaca Simona Zinniker: «Il Municipio vede fattibile collocare della segnaletica che impedisce l’accesso al Piano di Magadino a camper e roulotte (in particolare su via Stazione e via Essagra)?».

Orizzonte 2040

Le due arterie «abbracciano» in buonissima parte le numerose abitazioni ubicate nelle vie Stazione, Tellina e Trefogli e «dietro» alcuni centri commerciali del paese. Via Essagra, in special modo, è il lungo collegamento che arriva fino all’altezza del negozio Jumbo prima di congiungersi con via Industrie. Da quelle strade, per capirci, si sbuca dopo aver percorso il Piano di Magadino nel tentativo di evitare il traffico lungo la cantonale o per accedervi per percorrere le stradine agricole meno intasate e giungere così in poco tempo nel Locarnese.

Il traffico sul Piano, non lo scopriamo di certo oggi, è un problema annoso. Difficilmente la situazione potrà migliorare prima della realizzazione (con orizzonte temporale il 2040) dell’attesissimo collegamento veloce A2-A13. Lungo la cantonale si raggiungono, in settimana, punte di oltre 31 mila veicoli al giorno.

I Paiardi a 30 all'ora?

Il traffico rimane sotto la lente del PLR di Sant’Antonino anche in un’altra zona del paese. Se nell’articolo principale parliamo del Piano di Magadino, nelle prossime righe ci concentreremo invece su via Paiardi. I rappresentanti liberali radicali in Consiglio comunale chiedono di introdurre il limite di 30 chilometri orari lungo l’omonima zona. Attualmente i veicoli possono percorrerla a 50 oppure 80 all’ora; la strada è cantonale, occorre precisare. «Sovente abbiamo avuto l’impressione che questi limiti non sono rispettati, in particolare nelle zone residenziali al di sopra della ferrovia, dove peraltro la strada è più stretta e c’è meno visibilità», rileva il gruppo PLR nel Legislativo.

«Vi abitano molte famiglie»

La preoccupazione è dovuta, soprattutto e appunto, al fatto che negli ultimi decenni il comparto ha visto «uno sviluppo residenziale non indifferente. È quindi ad oggi una zona abitata da molte famiglie, questo comporta molti passaggi di auto e di bambini che si spostano a piedi e con biciclette o monopattini», puntualizzano i liberali radicali. Che poi chiedono all’Esecutivo, uno, di introdurre una zona 30 ai Paiardi per «ridurre la velocità delle auto» e «rendere più sicuro» il quartiere e, due, di posare innanzitutto il cosiddetto «Radar amico» per raccogliere i dati necessari per capire, a tutti gli effetti, se il provvedimento tanto auspicato è davvero indispensabile.

PFAS nell’acqua potabile

Cambiando tema, sempre il gruppo PLR riaccende i riflettori - attraverso un’altra interpellanza - sulla presenza dei compositi PFAS riscontrata nell’acqua potabile prima di Natale. «Quando sarà posato l’impianto di filtrazione? In che modo si pensa di inserirlo nel contesto architettonico della zona, considerando che si trova nei pressi della scuola elementare?», sono le domande poste al Municipio.