Piano direttore comunale: le ragioni di un ritardo
Piano direttore comunale. Abbreviato, PDCom. Tre parole in cui è condensato uno dei dossier pianificatori più importanti di Lugano. Parliamo dello strumento che delineerà la Lugano del futuro dal punto di vista territoriale e urbanistico, oltre ad armonizzare gli attuali ventun Piani regolatori della città. Un esercizio titanico, è bene sottolinearlo, che negli scorsi mesi si era inchiodato – e lo è tuttora – sul tavolo del Municipio, accumulando qualche ritardo. Spazientendo e non poco la politica. Già lo scorso 26 marzo, l’allora vicecapogruppo del PLR Luca Cattaneo aveva punzecchiato l’Esecutivo: «È poco serio fissare dei termini che non vengono rispettati». Pronta la replica del capodicastero Sviluppo territoriale, Filippo Lombardi: «Da tempo il nostro dicastero ha terminato il suo lavoro tecnico e consegnato il documento al Municipio. Quest’ultimo deve essere convinto nel suo insieme: votando a maggioranza ci troveremmo nel pantano al momento di applicarlo». Tradotto: i membri dell’Esecutivo hanno sensibilità diverse per quanto riguarda alcuni aspetti. Esiste quindi una visione per Lugano, ma non è condivisa. Intanto, il dossier ha accumulato ritardo (doveva sbloccarsi a inizio anno) e gli interrogativi sono fioccati.
La lettera
E proprio ieri, il Municipio ha risposto agli interrogativi sollevati dalla Commissione della pianificazione. Per quanto riguarda la questione principale, quella delle tempistiche, l’Esecutivo ha spiegato che sì, dei ritardi «sono stati accumulati durate la fase 1 (quella dei mandati di studio paralleli, ndr) ed erano dovuti principalmente al Covid-19». La fase intermedia successiva (di informazione e partecipazione) «si è svolta con un sostanziale rispetto» della tabella di marcia. Nel 2022, parallelamente alla fase intermedia, i servizi comunali hanno avviato la fase 2, quella di elaborazione definitiva del Piano direttore comunale. «Il lavoro tecnico – si legge nella risposta dell’Esecutivo, che il CdT ha potuto visionare – si è concluso nel luglio 2023 ed è stato sottoposto al Municipio». Il quale, come detto, deve ancora trovare una convergenza politica.
I prossimi passi
Oltre ai ritardi, la Commissione ha sollevato anche la questione dell’informazione verso il Legislativo: come mai il Consiglio comunale non è stato informato «con frequenza biennale sullo stato di avanzamento del Piano direttore comunale»? Ebbene, l’Esecutivo ha ritenuto «superflua l’elaborazione di un rapporto informativo» poiché riteneva, almeno inizialmente, «che l’approvazione da parte dell’Esecutivo sarebbe potuta avvenire in tempi brevi. Trattandosi tuttavia di uno strumento fondamentale per definire lo sviluppo futuro della Città, il Municipio ha ritenuto opportuno prendersi il tempo adeguato per valutare attentamente i documenti e procedere innanzitutto a una verifica e aggiornamento delle Linee di Sviluppo (pubblicate a fine marzo 2024). A quel punto, visto l’imminente cambio di legislatura, si è ritenuto opportuno attendere l’inserimento completo e la presa di conoscenza dei dossier da parte dei nuovi Municipali entrati in carica». Ma quali sono, dunque, le tempistiche aggiornate per l’adozione del PDCom? Una data precisa ancora non c’è. «Il Consiglio comunale verrà coinvolto quando il Municipio avrà approvato il documento», è la risposta. «È previsto che al Legislativo vengano sottoposti contemporaneamente due messaggi municipali, uno per la presentazione del Piano direttore comunale, per discussione, e uno con la richiesta del credito per avviare la fase di revisione generale e uniformazione dei Piani regolatori»..
I progetti non sono bloccati
In ogni caso, il Municipio ha tenuto a puntualizzare che «l’attuale assetto pianificatorio non impedisce l’implementazione di progetti concernenti l’edilizia pubblica. Se i progetti e le attività di altri servizi dell’amministrazione richiedono modifiche del Piano regolatore, queste possono essere avviate anche in assenza del Piano direttore comunale. Esempi in tal senso sono le varianti per l’ampliamento della casa anziani La Meridiana o quella relativa all’ex-Macello. È altresì importante sottolineare come i molti progetti strategici già avviati sono ritenuti coerenti e allineati con le strategie promosse dal Piano direttore comunale».