Caslano

«Pieno sostegno ai dipendenti di Bally»

L'OCST afferma che il confronto con la direzione si trova attualmente in una fase di «apparente stallo: le risorse messe in gioco al momento non sembrano sufficienti a garantire soluzioni dignitose»
©Chiara Zocchetti
Red. Online
30.10.2024 16:33

L'azienda di abbigliamento di lusso Bally, acquisita qualche mese fa dal fondo statunitense Regent LP, ha annunciato lunedì di aver «avviato un processo di riorganizzazione volto a creare le condizioni per uno sviluppo responsabile a lungo termine». Una misura, avevamo anticipato, che avrebbe potuto comportare il taglio di una settantina di impieghi. Oggi, l'OCST ha fatto sapere in un comunicato che la procedura di licenziamento collettivo vedrà coinvolti circa 65 dipendenti (suddivisi in parti uguali tra “Area Produzione”, che conta un centinaio di dipendenti, e “Area uffici”, che ne conta poco più di 150 secondo i numeri circolati). Da parte sua, il sindacato ha espresso «la propria vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori», annunciando di aver aderito al processo di consultazione con il «chiaro intento di limitare al massimo le ricadute su collaboratrici e collaboratori».

I dettagli del piano sociale, si legge nel comunicato diffuso da OCST, saranno discussi in un processo che ha preso avvio nella giornata odierna. «OCST si è potuta incontrare con una rappresentanza dei lavoratori coinvolti (impiegati ed operai) e sono state raccolte necessità e proposte. Nel corso dei prossimi giorni ci si attende un incontro di approfondimento con la direzione. Nei dialoghi sin qui effettuati con le maestranze, emergono in particolare due volontà: il contenimento del numero di licenziamenti e, contemporaneamente, laddove non potrà essere evitato il taglio di personale, l’adozione di un piano sociale rispettoso nei confronti delle persone che subiranno il licenziamento. Nel confronto con la direzione si è evidenziata al momento una situazione di apparente stallo: le risorse messe in gioco al momento non sembrano sufficienti a garantire soluzioni dignitose».

Il sindacato auspica «che la direzione si mantenga aperta al dialogo e all’ascolto di soluzioni alternative per rendere la drammatica situazione più sopportabile per le lavoratrici e i lavoratori. OCST rimane preoccupata dell’andamento generale del comparto industriale e chiede una maggiore sensibilità sociale soprattutto da parte di chi opera da anni sul nostro territorio, beneficiando anche dei relativi vantaggi».