Ponte Capriasca, sì all'antenna

Il Governo ha accolto il ricorso di Swisscom contro il no del Municipio - L'impianto sorgerebbe su una palazzina in zona residenziale, ma gli oppositori non ci stanno
(Foto Maffi)
Red. Online
22.09.2015 02:54

PONTE CAPRIASCA - Nell'ormai infinita e agguerrita partita tra compagnie telefoniche da una parte e strenui oppositori delle antenne di telefonia mobile dall'altra, le prime hanno appena messo a segno un nuovo punto a loro favore a Ponte Capriasca. Il Consiglio di Stato ha infatti recentemente accolto il ricorso di Swisscom - che intende edificare un impianto sul tetto del palazzo Oxalis, (un condominio vicino al nucleo del paese) - sconfessando di fatto il Municipio, che aveva negato la licenza edilizia nel dicembre 2013. Una decisione che ha colto di sorpresa e fatto infuriare un gruppo di cittadini preoccupati dai possibili effetti negativi delle onde elettromagnetiche, che nel 2013 aveva promosso un'opposizione collettiva al progetto. L'antenna verrebbe posizionata infatti su una palazzina che si trova in un'area residenziale, a pochi passi da un parco giochi e a un centinaio di metri dalla scuola dell'infanzia.I cittadini contrari avevano anche scritto una lettera al consigliere di Stato Claudio Zali un anno fa, per spingerlo ad accogliere la loro richiesta e pensavano di potersi appellare anche alle modifiche al Regolamento di applicazione dell'Ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI), entrate in vigore nel gennaio 2015, che prevedono il cosiddetto «sistema a cascata», che impone di installare le antenne se possibile lontano dalle zone sensibili (scuole, ospedali, abitazioni). Il fatto è che contro tali modifiche è attualmente pendente un ricorso al Tribunale federale (TF) delle compagnie telefoniche. Nel caso di Ponte Capriasca, il Governo ha quindi deciso di dare ragione a Swisscom sulla base di quanto stabilito dal TF, cioè che l'applicazione immediata delle nuove regole vale solo per le domande di costruzione inoltrate dopo l'entrata in vigore delle modifiche, quindi dopo il 21 gennaio di quest'anno. Quelle su cui un Municipio si è già pronunciato in precedenza, invece, non vi sottostanno. Inoltre il tribunale ha concesso l'effetto sospensivo, sempre per le domande precedenti gennaio 2015. Questo significa che il nuovo regolamento non vale per questi casi finché non ci sarà una decisione sul ricorso delle compagnie. Dato che la decisione sulla domanda edilizia di Ponte Capriasca risale al 2013, le limitazioni non sono vincolanti e l'antenna può essere costruita.Una motivazione che non va giù agli oppositori, che nei giorni scorsi hanno fatto pressione sul Municipio affinché ricorra al Tribunale amministrativo cantonale. L'Esecutivo non ha però ancora preso una decisione, (dato che è sollecitato anche da numerosi cittadini che lamentano difficoltà di connessione alla rete) e ne discuterà nelle prossime sedute. «Se il Municipio si muove lo appoggeremo, se non lo fa ci muoveremo noi» dichiara il gruppo di cittadini. Il tempo non è molto, in quanto il ricorso va inoltrato entro trenta giorni.