Ponte Chiasso: sdegno e curiosità

PONTE CHIASSO - Ci siamo recati oltre confine, a Ponte Chiasso, per sentire anche la reazione di chi ha un lavoro fisso nella Penisola. Tra le persone che abbiamo incontrato, c?era pure chi lavora in Svizzera, ma alcuni di loro non avevano idea di quale fosse il tema in votazione. L?orgoglio italiano però, in molti casi, è ferito tanto quanto quello dei connazionali informati sul «sì» uscito dalle urne e che ogni giorno varcano la frontiera per esercitare la loro professione. La scelta dei cittadini svizzeri, che qualcuno definisce «pesante», denoterebbe un problema sociale: anche l?Italia è confrontata con il tema dei lavoratori provenienti dall?estero, da Paesi dove, se possibile, gli effetti della crisi sono ancora più devastanti, ma i provvedimenti desiderati dagli svizzeri non rappresenterebbero una soluzione. «È un controsenso» afferma un uomo che da anni esercita la sua professione a pochi passi dal valico di Chiasso Strada. Dovesse essere stabilito un tetto massimo oltre il quale non verrebbero più rilasciati permessi di soggiorno o di lavoro (la seconda tipologia è certamente quella che più preoccupa la popolazione che vive al di là del confine), dove andranno i datori di lavoro svizzeri a cercare personale altamente qualificato?