Ponte di Visletto, ecco i primi militari
Sono arrivati poco fa, in Vallemaggia, i primi dieci militari dell'esercito. Chiamati, lo ricordiamo, a creare le condizioni affinché il ponte provvisorio possa essere posato in zona Visletto. «Prima che si possa posare la struttura, tuttavia, bisognerà fare alcuni lavori di genio civile per rafforzare le due sponde del fiume» aveva spiegato, ieri, Maurizio Dattrino, comandante della divisione territoriale 3. In totale, per la costruzione del ponte provvisorio saranno impiegati fra quaranta e cinquanta militari.
Nel pomeriggio, sono arrivati tre mezzi che hanno trasportato sul posto le ruspe mentre domani è previsto l'arrivo del ponte, che sarà poi montato. L'esercito, a tal proposito, è in attesa che il genio civile termini le operazioni preparatorie per poi posare la struttura. Quello che verrà posato, aveva ricordato proprio Dattrino, è «un ponte logistico, che dovrà poter tenere per un lungo tempo (forse per almeno due anni) e, soprattutto, che dovrà permettere il transito dei veicoli civili». Di conseguenza, e pensando ai lavori preparatori, «abbiamo la necessità che prima entrambe le sponde siano sicure» per dirla con il comandante.
Lo scorso giovedì, lo ricordiamo, era stata ampliata la possibilità di transito dei veicoli leggeri sulla passerella in zona Visletto, fino ad allora percorribile unicamente dai mezzi di soccorso o prioritari autorizzati dallo Stato maggiore regionale di condotta (SMRC). Il nuovo concetto di accesso permette ora il transito di ulteriori mezzi, singolarmente, fino a un peso massimo di 3.5 tonnellate, con larghezza massima di 1.80 metri e alla velocità di 10 chilometri orari. Questo seguendo le istruzioni del personale adibito al disciplinamento dell'accesso alla struttura e rispettando disposizioni e orari. Il ponte provvisorio, come ci aveva spiegato sempre Dattrino, avrà invece una larghezza di 4,20 metri, una portata di 32 tonnellate e sarà lungo fino a 60 metri.