Porto di Gambarogno, appalti da rifare

I concorsi sono stati riaperti dati i problemi emersi nel frattempo in relazione al fondale, che avevano fatto esplodere i costi
La zona che si vuole adibire a porto.
Red. Online
03.02.2016 18:06

GAMBAROGNO - I problemi relativi al fondale del porto di Gambarogno hanno costretto il Municipio a riaprire i concorsi d'appalto per la sua realizzazione. La morfologia del fondale che ospiterà il porto ha richiesto accorgimenti e soluzioni tecniche innovative. I processi iterativi di ottimizzazione del progetto, necessari per trovare soluzioni tecnicamente ed economicamente sostenibili, hanno determinato un anno di ritardo per l'inizio dei lavori e di fatto reso nulle tutte le offerte delle imprese interessate ad acquisire i lavori, precedentemente raccolte.

Negli scorsi giorni le ditte partecipanti ai vecchi concorsi hanno ricevuto una decisione di annullamento delle precedenti offerte, con l'avviso che sono in corso le ripubblicazioni di tutti i concorsi ai quali sono invitati a partecipare. Le pubblicazioni hanno avuto inizio il 29 gennaio 2016 e proseguiranno nelle prossime settimane in modo scaglionato. Il rientro e l'apertura delle offerte avverrà entro la fine di marzo 2016.

Il progetto del Porto Gambarogno, vista la sua funzione di elemento trainante per la sistemazione di tutto il comparto "riva lago" da Magadino a Dirinella, è per il Municipio una scelta strategica importante. Per la sua realizzazione, il Consiglio comunale ha stanziato un credito di 14,4 milioni di franchi. La struttura, che potrà ospitare 280 natanti e offrire tutti i servizi oggi richiesti per questo tipo d'impianto, è assieme al riordino delle rive, agli attracchi temporanei, alla pista ciclopedonale e alla sistemazione dei delta di Magadino, Vira e Gerra, un tassello importante anche in ragione delle risorse finanziarie che potrà generare.

Attualmente circa la metà dei posti disponibili è già stata riservata dai detentori di boe e dai cantieristici che, in base al regolamento, hanno ricevuto diritto di prelazione. Non sono ancora stati contattati i circa 300 interessati iscritti sulla lista d'attesa. Come si era già avuto modo di confermare nel comunicato stampa del mese di settembre

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